Overperformance

Dicesi “overperformance” quella situazione in cui il rendimento di una determinata cosa è superiore alle attese statistiche. Vale per i titoli finanziari come per le prestazioni sportive ed in sostanza significa “raccogliere più di quanto seminato” o in maniera più colloquiale “sculare”.
Analizzando questa seconda parte del campionato, dalla sosta nazionali alla pausa natalizia (per intenderci dopo lo 0-0 contro l’Udinese) ci siamo trovati di fronte al bivio fra l’aver visto un Sassuolo molto efficace o un Sassuolo molto più fortunato, un dubbio ontologico forse irrisolvibile.
Proviamo a vederci chiaro, dividendo il mese in due periodi.
PARTE UNO. La Grande Depressione
A partire dalla vittoria contro l’Hellas, il Sassuolo sembra aver inanellato una prestazione negativa sull’altra, eppure non ne ha tratto grandi danni. Contro Verona, Inter, Roma e Benevento ha spesso subito o il gioco o l’impostazione tattica avversaria, andando però a raccogliere ben 7 punti su 12 disponibili. Non certo un andamento malvagio, considerando l’aver affrontato due squadre importanti.
Andando però a vedere quanto realizzato a livello statistico, cominciamo a vedere dei problemi. In queste quattro partite abbiamo realizzato 3 clean sheet forse impensabili, prendendo in tutto 3 gol in una sola partita. Ma il problema è che abbiamo preso una marea di tiri: 19 contro il Verona (3 in porta), 11 contro l’Inter (4), 16 contro la Roma (1) e 30 contro il Benevento (4).
Contro le streghe, complice anche l’espulsione di Haraslin, è stata una vera “caccia” al gol con un Consigli da 8 in pagella. Ma pur sempre di trenta tiri si tratta, concessi anche da dentro l’area. Fanno una media di 19 tiri a partita subiti, più di quelli realizzati da noi nella partita migliore, contro i nerazzurri facendone 13.
Le nostre prestazioni in attacco non sono state le solite, 3 gol per una media di 0,75 contro la media secca di 2 gol (14 in tutto) nelle sette partite precedenti.
Con un Berardi in una forma strepitosa, i rientri con il freno a mano di Boga e Djuricic hanno reso l’assenza di Caputo lampante dal punto di vista realizzativo. Senza di lui abbiamo vinto 2-0 contro il Napoli, ma a ben vedere abbiamo iniziato a ridurre proprio da lì il nostro prodotto offensivo.

Prendendo gli expected Goals, ovvero i tiri mediati in base alla loro pericolosità, dopo l’1.52 ottenuto contro il Napoli (con due gol realizzati quindi leggera overperformance) abbiamo ottenuto 0,08 xG contro l’Udinese nello stallo più totale, 0,51 contro il Verona segnando però 2 gol, 0,75 contro l’Inter e 0,21 contro la Roma. Malissimo.
In ripresa contro il Benevento abbiamo realizzato 1.09 ma dovuto ad un rigore che ha elevate probabilità di essere realizzato. La metrica degli xG progressivi durante la partita spiega anche l’andamento del match.
Fino al 48’ le due squadre erano appaiate a circa 1 xG realizzato, con il rigore di Mimmo e l’occasione di Lapadula a pochi passi dal portiere. Poi dopo il rosso ad Haraslin il Sassuolo si è fermato e si è fatto bombardare da tante piccole occasioni per i sanniti, nessuna di queste in gol.

Essersi fatti dominare in 10 dopo non essere riusciti a gestire a Roma una partita con l’uomo in più getta un’ombra di impreparazione mentale e forse anche un po’ tattica nel saper gestire situazioni grandemente differenti dal classico piano gara, ma non impensabili.
Dopo un filotto di 3 o 4 gol a partita, la macchina da gol si è inceppata, nonostante il possesso e le verticalizzazioni continuino. Tutte le colpe sembrerebbero riversarsi sull’attacco, ma anche il centrocampo non è esterno a colpe. Il contributo creativo di Locatelli sembra calato molto a livello qualitativo: il giovane leccino tira molto più della scorsa stagione (1.64 tiri ogni 90’ contro 1.10 della scorsa), ma concretizza meno passaggi chiave (1.09 contro 1.57) e non ha ancora realizzato un assist.

Il tiro da fuori alla NBA sembra una soluzione sempre più utilizzata da De Zerbi, ma con scarsi risultati. Locatelli tira molto ma sembrerebbe più per indicazione e per movimenti in area che per sua iniziativa. Questo perché anche gli altri centrocampisti lo seguono: contro la Roma, 4 tiri da fuori area sui 5 totali, contro l’Inter 4 su 11. E i tiri da dentro l’area provengono sempre più da posizioni difficili, indice del cattivo servizio o smarcamento.
La difesa invece è sembrata in gran forma. La straordinaria partita di Consigli unita alle ottime prestazioni di Gian Marco Ferrari stanno fortemente determinando i punti conquistati ad oggi. Lancia spezzata anche per Marlon Santos: sono ancora poche le partite per giudicare, ma quando è sceso in campo da titolare (Udinese, Roma e Benevento) non abbiamo MAI preso gol.
Inaspettatamente, quindi, sembra proprio che il Sassuolo abbia retto sulla propria difesa e, irrimediabilmente, anche un po’ sculando. Poi è arrivato il secondo periodo, quello di Fiorentina, Milan e Samp.
PARTE DUE. La ripresa
Abbiamo visto nel grafico precedente che dopo il Napoli non avevamo più prodotto 1 xG. Nelle ultime tre partite siamo stati sempre sopra l’1 e abbiamo effettivamente realizzato almeno 1 gol riprendendoci il pallino offensivo. E sappiamo bene che sono e partite in cui è tornato Ciccio!
Senza di lui, la media di xG creati è stata di 0,82 a partita, mentre con lui in campo si è volato sul 1,83 cioè più del doppio. Al di là di Raspadori, la squadra con o senza di lui in campo gira proprio ad un ritmo differente.
Rovescio della medaglia, sono tornati i gol subiti, ben 5 in tre partite pari a quelli fatti. Sembrerebbe che il Sassuolo necessiti una “scoperta” difensiva per andare all’attacco ed abbiamo un altro esempio:
Vlad Chiriches è spesso criticato per le sue leggerezze difensive, ed effettivamente con lui titolare il Sassuolo ha subito 1,5 xG mentre senza di lui (con Marlon spesso) sono stati solo 1,2 xG. Nella pratica poi parliamo di 0,5 gol effettivi subiti senza di lui e 1,7 con lui.
Sembrerebbe un confronto impietoso, ma se guardiamo dal punto di vista offensivo (e ricordiamo che il romeno ha prodotto un gol e un assist) vediamo che senza di lui il Sassuolo ha realizzato 0,5 gol a partita (come quelli subiti), ma con lui ne ha fatti 2,2! A livello di xG facciamo 0,6 senza Chiriches vs 1,8 con lui titolare: un differenziale superiore a quello di Caputo!

Menzione d’onore per Hamed Junior Traoré, che abbiamo scoperto essere soprannominato Juninho da De Zerbi e che quindi per noi d’ora in poi sarà così perchè è troppo bello.
L’ivoriano ha sostituito Djuricic nelle ultime due partite e, senza essere sacrificato come esterno, ha già messo a segno 2 gol nelle tre partite esaminate, risultando Uomo Partita contro la Samp. Un ottimo segnale da parte di un ragazzo che aspettiamo con trepidazione.
CONCLUSIONI
Quando diciamo che il calcio è fatto di episodi in realtà intendiamo dire che è fatto di “prestazioni”: Ciccio Caputo da solo davanti al portiere è un episodio, generato da fortuna o dagli schemi, ma il pallone che entra o meno viene determinato dalla prestazione sua e del portiere.
Dopo un inizio decisamente positivo, in cui a mettere la palla oltre la linea ci pensava un po’ la dea bendata, un po’ l’ottima forma dei nostri giocatori (la composizione di questo mix è filosoficamente indeterminabile), dobbiamo evidenziare nettamente che ora il Sassuolo non sta creando bene, fra opportunità sprecate e palle sempre più “sporche”, ma nelle ultime uscite sembra che il trend si stia invertendo!
Quello che è fuori dalla norma è che in questo momento di flessione, il Sassuolo sta facendo punti. Nella stagione di De Zerbi un momento di destabilizzazione è quasi fisiologico, anche nelle altre due annate c’erano state settimane di blackout a cui si era posto rimedio lentamente.
Straordinariamente ora il momento ha conciso con incontri comunque di difficile portata, quindi punti potenzialmente già difficili di per sé, e con grandi prestazioni difensive che consentono di fare punti inaspettati.
In conclusione. Il Sassuolo ha attraversato un momento pessimo, ma lo ha attraversato incredibilmente bene. Questo 2021 si aprirà con una serie di partite non da poco, Atalanta, Juve e Lazio, che non sembrano in formissima e rischiano di essere le serie competitors per il 4° posto piuttosto che per lo scudetto.
A fine Gennaio, concluso il primo girone, capiremo se il momento NO è veramente alle spalle e se il Sassuolo potrà sinceramente ambire a migliorare l’ottavo posto. E’ in queste difficoltà che dovrà nascere il salto di qualità.