MVP 2020: Francesco Caputo

C’erano pochi dubbi, ma non per questo nessuno, sulla meritata vittoria di Ciccio Caputo per questo primo e storico premio assegnato da l’Occasionale, un riconoscimento che ovviamente supera di gran lunga qualsiasi trofeo tarocco dei gala improvvisati ad Agosto.
Nessuna giuria di esperti, solo un grande plebiscito mediato abilmente dalla redazione ha portato al vincitore unico, a cui vanno i complimenti e i ringraziamenti.
Qualche numero della stagione di Francesco “Ciccio” Caputo?
Oltre ai 21 gol, di cui due soli su rigore, il bomber si è dimostrato anche un ottimo gregario con 7 assist, secondo solo a Mimmo. Dei 69 gol neroverdi, ben 28 (40%) hanno visto Ciccio negli ultimi due tocchi.
Numeri possibili anche grazie al non aver praticamente mai saltato una partita. 2.936 minuti giocati dei 3.420 disponibili. Ha giocato una media di 77’ a partita, partendo dalla panchina solo in 3 occasioni e saltando una sola partita per infortunio. Se aggiungiamo il fatto che l’anno scorso con l’Empoli non ha saltato nessun minuto, forse ci tremano le gambe a pensare alla sua età. A lui no di certo.
Più dinamico di molti giovani, Caputo si è reso insostituibile e probabilmente dobbiamo l’ottavo posto anche alla sua onnipresenza. Sia con la doppia punta che con il 4-2-3-1, Ciccio ha dimostrato un’ambivalenza impressionante rendendosi spesso punto di riferimento per le manovre offensive, ma anche boa attorno alla quale attrarre la difesa avversaria e liberare lo spazio per gli inserimenti.
Possiamo provare a capire meglio i suoi compiti e la sua eccezionale stagione in tre gol diversi, ugualmente bellissimi, selezionati accuratamente.
Sassuolo – SPAL 1-0
La vittoria contro la SPAL è stato uno primi manifesti tattici di De Zerbi. Nel primo gol, che sblocca la gara, Caputo sembra avere un ruolo da comprimario, ma in realtà è fondamentale nel creare lo spazio. Con la palla vicina alla linea del fondo, ingabbiata da Berardi e Duncan, Ciccio non cade nella tentazione di avvicinarsi in aiuto, ma resta largo. Anzi addirittura si allarga ancora di più per prendere la difesa alle spalle e consentire non uno spazio, ma una voragine.

Forse il miglior movimento della punta moderna, che fra l’altro capitalizza con il gol finale. E badate che ne abbiamo selezionato uno in cui fosse evidente, perchè in praticamente tutte le occasioni create dal centrocampo, Caputo si muove con l’intelligenza di chi ha capito che i difensori è meglio eluderli che affrontarli e perdere tempo.
Bonus della giornata, la doppietta con spallina di Mimmo. Deliziosa.
Sassuolo – Juventus 1-2
Oltre che creare spazio, Caputo è stato anche prestigioso nel fare quella che semplicemente chiamiamo “sponda”. Contro la Juve c’è un esempio anche poco ricercato, ma sicuramente incisivo.
Qui ricevuta la palla, Ciccio non pensa mai per un momento al tiro. Sapendo di aver poco tempo e di essersi incuneato fra due colossi, è rapidissimo nel toccare due volte la palla e in caduta servire Djuricic che comunque NON VEDE durante la sua incursione. Addirittura sembra usare De Ligt per il suo scopo.
Quando il DeZe ha fatto prove di 4-2-4 con Defrel a suo sostegno o Raspadori nel finale di partita, abbiamo spesso visto Caputo retrocedere in seconda linea per impostare con un tocco la seconda palla a liberare la seconda punta sovrapposta. Uno scarico importante in caso di pressione sul portiere!
Un movimento difficilissimo, non sempre riuscito, ma capace di creare scompiglio e meraviglia. Non certo comune.
Sassuolo – Brescia 1-0
E poi c’è stato il gol. Bisonga dire che raramente abbiamo visto Caputo rientrare in difesa, su questo non è una punta dell’archetipo Edinson Cavani, capace di tornare e risalire. Ma stando stabilmente in attacco, sul filo dei due centrali, Caputo ha segnato tanto, e bene.
Avendo già segnalato il gol contro la SPAL, non possiamo che individuare il suo gol più bello se non nella volèe che scaraventa alle spalle di Joronen nel 3-0 pre lockdown.
Un capolavoro di movimento, coordinazione e balistica degno di essere studiato e insegnato nelle scuole calcio. La palla è perfetta, ma quasi fantascientifica dal momento che Locatelli le imprime un giro a rientrare evidente. Caputo è lanciato a tutto spiano, non stacca un momento gli occhi dalla palla pur dovendo infilarsi tra due difensori. E’ un predatore.
Rallenta, mandando fuori tempo tutti e intuendo lui solo la traiettoria. Si coordina e da posizione defilata spara un sinistro ad incrociare su cui ci si dovrebbe spellare le mani dagli applausi.
Ancora più incredibile è considerare il fatto che Caputo è destro! Ha segnato gol bellissimi di sinistro, in tutto 7, eppure il suo piede forte lo possiamo dedurre dai rigori battuti destrorsi. Togliendo i rigori, ha segnato 8 gol di destro, quindi solo uno in più.
Solo un gol di testa in tutto l’anno, forse unica pecca di un attaccante che non può dirsi ariete, ma che è dotato di tecnica eccellente e di umiltà, la stessa che gli ha fatto chiedere una cena con Del Piero…una persona che fa 20 gol in Serie A che chiede!
Batte comunque due avversari più che degni, cioè Djuricic che è stato capace di svoltare la squadra con i suoi ritmi e il suo uso del corpo ai limiti dell’elastico, e Berardi in doppia doppia di gol e assist.
In questa stagione di grazia, possiamo dire che sia Boga che Berardi che Djuricic hanno giocato la loro miglior stagione in carriera. Questa in definitiva è la misura dell’importanza dell’annata 19/20 di Ciccio Caputo, che ha saputo superarsi più di tutti gli altri.
Come un vero Super Sayan.
