La Favola dell’Euro-Sasòl

E’ l’alba della stagione 2015/2016. Il Patron Squinzi e il Ad Carnevali preparano una stagione dalle grandi aspettative dando vita ad una delle migliori sessioni di mercato estiva  fatte dall’attuale dirigenza.

Simone Zaza viene ceduto alla Juventus. Il Sassuolo perde così il giocatore lucano che nel biennio neroverde aveva realizzato 21 gol in 69 presenze, contribuendo alla doppia salvezza dei sassolesi.

La dirigenza decide di sostituirlo con Grégoire Defrel,giovane francese che si è messo in luce nell’annata precedente con il Cesena. Il Sassuolo decide poi di puntare a centrocampo su Alfred Duncan dalla Samp e Lorenzo Pellegrini dalla Roma. Sempre dai giallorossi arriva anche l’esterno d’attacco Matteo Politano.

Ma i migliori colpi del Sassuolo sono in casa, infatti Carnevali riesce a trattenere Berardi e a respingere gli assalti del Napoli per Vrsaljko. La rosa a disposizione di Eusebio Di Francesco è costellata di giovani promettenti con i quali il tecnico abruzzese dovrà riuscire a dare nuova linfa al gioco del Sassuolo. Un altro aspetto interessante della nuova creatura di Giorgio Squinzi è la presenza di solo 2 stranieri(Ducan e Vrsalijko) in tutta la rosa.

La formazione titolare del Sassuolo per gran parte della stagione

Il campionato è alle porte e il primo avversario del Sassuolo made in Italy è il Napoli di Sarri e di Gonzalo Higuain. I partenopei arrivano al Mapei desiderosi di vedere all’opera il nuovo Napoli di Maurizio Sarri, arrivato in estate dall’Empoli. Ma il Sassuolo è una squadra rodata che ha dimostrato anche nelle scorse annate di essere una squadra ostica,soprattutto in casa. A rendere il match ancora più interessante è la sfida nella sfida tra Sarri e Di Francesco, due allenatori accomunati dal culto del 4-3-3. Il Napoli parte forte e va in vantaggio grazie al suo capitano Hamsik. Ma il Sassuolo dimostra carattere e pareggia prima dell’intervallo con Floro Flores, proprio un figlio di Napoli che non esulta.Stupendo l’assist di Mimmo Berardi.

Si riparte il Napoli spinge alla ricerca dei 3 punti ma non riesce a  concretizzare. Il Sassuolo ha meno occasioni che nel primo tempo,ma la svolta arriva da Mister DiFra che toglie Floro Flores e Defrel per Sansone e Falcinelli. All’84’ è  proprio l’attaccante cresciuto in Baviera a segnare di testa su cross di Falcinelli e a regalare i primi 3 punti al Sassuolo.

La compagine Sassolese da continuità ai risultati e rimane imbattuta fino alla settima giornata cadendo sul campo dell’Empoli.

Alla decima giornata va in scena al Mapei Stadium , Sassuolo-Juventus. Una Juve in piena crisi di risultati e molto indietro in classifica si presenta a Reggio Emilia. Mentre i neroverdi sono ben posizionati in graduatoria, addirittura sesti.

Nella due giornate precedenti i ragazzi di Di Francesco battono in casa la Lazio ma perdono a San Siro contro il Milan. Se pur in difficoltà la Juve rimane una squadra di campioni e al Sassuolo servirà una super prestazione.

Dopo solo venti minuti di gioco viene assegnato un calcio di punizione al limite dell’area dei bianconeri, sulla palla Sansone e Berardi. Quella potrebbe rivelarsi un’ottima opportunità ma non può calciare Mimmo. Quella è la mattonella per un destro. Parte l’ex Parma che, davanti alla squadra che in estate aveva ceduto Andrea Pirlo, pennella un destro a fil di palo quasi a voler ricordare al campione del mondo in porta come calcia il Maestro. Viene fuori un capolavoro. Buffon pietrificato. Il Mapei sogna.

Ma subito la Juve riparte aggressiva alla ricerca del pareggio. Il Sassuolo sotto la pioggia mostra spirito di sacrificio e resiste ai colpi della brutta copia dei campioni d’Italia che pur dominando tutta la partita sono poco pericolosi  sotto porta e quando lo sono trovano l’opposizione di un Pegolo attento che fa un paio di parate importanti. La più bella su Pogba negando al francesino un eurogol. I neroverdi con il sangue e con i denti portano a casa una vittoria che da una  fiducia incredibile a tutto l’ambiente. Si inizia a sognare, seppur si sia solo alla decima di campionato.

Il Sassuolo chiude un girone d’andata pazzesco al sesto posto. Ciliegina sulla torta la vittoria sull’Inter al Meazza con un gol di Berardi su rigore nel recupero.

Alla ripresa del campionato dopo la sosta Natalizia il Sassuolo fatica a tornare a pieno regime e in sei partite fa la miseria di tre punti.

Il  21 febbraio  la partita con l’Empoli di Marco Giampaolo,che pur essendo una neopromossa sta realizzando una ottima stagione tant’è che i toscani si trovano noni a -1 dai neroverdi, è un crocevia fondamentale per tentare di continuare ad inseguire il sogno europeo. Il sesto posto è lontano otto lunghezze e perdere con l’Empoli sarebbe la fine del sogno.

La partita dei neroverdi inizia malissimo. Dopo essere rimasti in dieci per un doppio giallo di Missiroli subiscono anche l’1-0 di Piotr Zielinski. Sulla trequarti empolese però Tonelli entra in gamba tesa su Sansone,doppio giallo e viene ristabilita la parità numerica. Non dopo molto Berardi con una volée ad incrociare dal limite dell’area  pareggia.

Il tè caldo fa bene al Sassuolo che torna in campo subito aggressivo soprattutto con il suo bomber Grégoire Defrel, che sfrutta il filtrante di Sansone e stende Skorupski. Il Sassuolo è galvanizzato e sfrutta il momento. Taglio verso il centro di Vrsaljko palla al piede, il croato manda sul fondo Mimmo Berardi che crossa di destro sul secondo palo per il tap-in al volo del francese.

Vrsaljko,Defrel e Berardi dopo il gol del 3 a 1.

Maccarone fa 3-2, ma il Sassuolo non se la fa sotto e porta a casa la vittoria.

I neroverdi finalmente si rialzano e sono pronti ad affrontare Lazio e Milan le due zoppicanti pretendenti al sesto posto.

La giornata successiva, la compagine sassolese ,come i Visigoti nel 410 d.C, saccheggia Roma o meglio l’Olimpico di Roma. L’aquilotto laziale viene preso a sassate e i biancocelesti sono depredati del sogno europeo. Ma il nostro Alarico I (condottiero dei Visigoti),Eusebio Di Francesco sa che ancora c’è molto da fare. Il Milan al sesto posto è a +6 e per questo sarà decisivo vincere la battaglia di Reggio Emilia contro il Diavolo per trovare la spinta emotiva per andare alla conquista del sesto posto.

Sono le 15:00 del 6 marzo 2016 e Giacomelli fischia puntuale. Comincia lo spareggio tra le due pretendenti per il piazzamento che garantisce l’accesso ai preliminari di Europa League.

I meneghini partono forti e per 25 minuti buoni dominano e impegnano Consigli ripetute volte con Honda e Kucka ma sopratutto con la spizzata di Antonelli sulla punizione di Bonaventura che costringe l’ex Atalanta a effettuare una super parata che tiene in piedi i neroverdi.

A Balotelli e compagni va stretto il sesto posto e vogliono sbarazzarsi del Sassuolo per assicurare il piazzamento europeo e mantenere il passo della Roma. Ma al 27′ arriva la doccia fredda che fa smettere di sognare la banda di sinisa Mihajlovic. Calcio d’angolo neroverde dalla destra,batte Mimmo che passa rasoterra verso Sansone che va incontro ma fa un velo, pallone al limite dell’area arriva Duncan in corsa che lascia partire un siluro poderoso che si scaraventa con una potenza incredibile verso la porta dell’esordiente Gigio Donnarumma. Palla nel set. Imprendibile.

Alfred non realizza bene che ha appena realizzato il suo primo gol neroverde, forse il più bello della sua carriera. Non sa cosa fare, gesticola con le mani come volesse dire “mamma mia che gol”,e inizia a correre.

Corre, si proprio come in tutta la stagione, Alfred li in mezzo al campo da sempre tanta corsa,quantità e recuperi senza mai una parola di troppo dando sempre il massimo. Ma lui non è uomo da gol o da giocate sopraffine e allora dopo il gol cosa fa? La cosa che lo rende così prezioso per il Sassuolo corre. Corre e corre verso l’angolo tra la curva ospite e la tribuna vip e poi giù in scivolata e aspetta l’abbraccio dei compagni con una faccia compiaciuta con un’espressione di superiorità di uno che quel gol lo voleva,lo aspettava ,lo meritava.

Il Milan inizia ad affondare con la facilità di chi si sentiva sicuro di se ,tanto da sentirsi inaffondabile un po come il Titanic, ma poi quella variabile imprevista. Quell’iceberg neroverde lo aveva ferito nel profondo, quasi affondato. Il transatlantico milanista continua a sprofondare con il solo Donnarumma che non  abbandona la nave e cerca di evitare il naufragio in tutti i modi e salva due volte su Berardi.

Ma poi arriva inevitabile il raddoppio, con un gol che esalta il lavoro del DiFra e la qualità della squadra.

Palla a Berardi sulla trequarti… scavetto dolce,vellutato che lancia sul fondo Vrsaljko che crossa basso,velo di Defrel e Sansone insacca. Nicola corre dal Croato gli stringe la mano ringraziandolo per l’assist e poi tutta la squadra si abbraccia ed esulta sotto la curva neroverde estasiata.

Colpito e affondato.

Ma un Iceberg non fa sprofondare l’avversario con questa potenza distruttiva. La creatura di Squinzi e di Di Francesco si riscopre una vera è propria flotta navale che ha silurato l’equipaggio rossonero che si credeva Invincibile Armata,ma si è riscoperto zattera in balia delle onde.

Ora il Sassuolo è a -3 dal Milan che inizia ad affannare.Si annuncia un finale di  stagione caldissimo.

La giornata successiva il Sassuolo perde allo Juventus Stadium e i rossoneri pareggiando col Torino vanno a +4. Due giornate dopo i neroverdi strapazzano il Carpi al Braglia e il Milan perde con la Dea all’atleti azzurri d’Italia,-1. Alla 33^ giornata i neroverdi cadono in casa della Viola.Il Milan ne approfitta e supera la Samp al Ferraris e torna a +4.

I rossoneri tirano un sospiro di sollievo sembra fatta.

A tre giornate dal traguardo il Milan perde in casa con l’ormai tradizionalmente fatal Verona, il Sassuolo stende il Toro e si riporta ad una sola lunghezza di distanza.

La giornata successiva si concretizza il sorpasso. I neroverdi superano di misura il Verona mentre il Milan s’infrange sullo scoglio Benevento che ottiene il pareggio in un rocambolesco 3-3. Il Sassuolo è davanti.

E’ l’ultima giornata.

Il Sassuolo ospita l’Inter di Mancini matematicamente quarta mentre il Milan deve battere la Roma e sperare nei tanto odiati cugini nerazzurri. Il Sassuolo vince agevolmente 3 a 1 e il Milan cade con lo stesso risultato sotto i colpi della Roma.

Apoteosi Sassuolo, che centra un obiettivo incredibile, il miglior piazzamento di sempre ma che non garantisce l’ Europa. L’accesso ai preliminari di Europa League spetta di diritto al vincitore della coppa Italia qualora non fosse qualificato per nessuna competizione continentale.

Il 21 maggio 2016 all’Olimpico si gioca Juve-Milan finale di Coppa Italia, se vincesse il Milan accederebbe ai preliminari.

Lo stadio è una bolgia e tra le due tifoserie rivali spuntano qua e là anche delle sciarpe neroverdi. I tifosi sassolesi sperano che la Juve campione d’Italia  batta il Milan di Brocchi, dando compimento al miracolo neroverde.

E’ una partita equilibrata e sembra non volersi sbloccare. Si va ai supplementari con lo spettro dei rigori. Ma al 110’ Cuadrado crossa per Morata appena entrato che segna.

Sospiro di sollievo,esultano due popoli.

rappresentanza neroverde all’olimpico

La juve fa doppietta Scudetto+Coppa Italia. Ma soprattutto il Sassuolo realizza il suo sogno e si prepara a vestirsi per le grandi serate Europee.

Dopo un’annata incredibile, tutta Sassuolo realizza qualcosa di storico e indimenticabile.

Perché in ogni cuore neroverde e di chiunque ami il calcio rimarrà indelebile il ricordo del favoloso EURO-SASSUOLO