Intervista a Teampeda e Stejinn7 – PARTE 2

“Ma come è successo che siate arrivati a questo livello? Un giorno vi siete detti “provo a sfondare nel competitivo”o è capitato?”
S: “Io, fin da piccolo, ho giocato solo a FIFA. Poi FIFA18 è stato l’ultimo che ho preso perché mi sono un po’ stufato. Si cominciava a vedere un gameplay, che è poi quello attuale, molto più improntato all’ arcade, cioè con skill, ed è per me più bello da vedere, ma meno da giocare. È meno calcio, ma secondo me, eh.”
P: “Condivido Ste, assolutamente.”
S: “A quel punto ho provato la Demo di PES2019, mi è piaciuta molto e ho comprato PES. Ho iniziato a giocare e inizialmente avevo difficoltà, però a metà dell’anno scorso mi sono reso conto di essere su un buon livello. Quest’anno sono migliorato particolarmente, c’è stata la qualifica a Coverciano e da lì si è un po’ sviluppato tutto fino ad arrivare qua. E diciamo che non mi lamento, contando che sono quasi due anni che gioco e ho già ottenuto buoni risultati… Speriamo di portarli avanti.”
P: “Io ho sempre giocato, da FIFA10. Fino all’anno scorso ero uno che si arrabbiava molto se perdeva. Una volta per due mesi ho pure smesso di giocare. Ho fatto un po’ di “mente locale” e ho capito che era solo un gioco e da quest’anno la sto vivendo molto meglio. Possono succedere un milione di cose, ma sul gameplay ora capita raramente che mi arrabbi, sono molto più sereno nel giocare e, avendo i risultati dalla mia, sono ancora più tranquillo.”
“Sei un po’ il Gattuso degli e-sport.”
P: “No, l’anno scorso ero un po’ il Balotelli degli e-sport.”

“Quindi Pietro hai detto che il tuo primo FIFA è stato il 2010?”
P: “No, primo FIFA in assoluto il 2006, ma ho iniziato a giocare alla modalità UltimateTeam da FIFA12. Prima facevo la Carriera Allenatore, ma la giocavo a principiante, ero piccolo. In realtà fino al 2009 prendevo sia FIFA che PES ogni anno, perché PES usciva prima e rosicavo di non poter giocare.”
“Beh sì, poi per la PS2 probabilmente PES era meglio di FIFA. Ora invece, non volermene male Stefano, probabilmente FIFA va per la maggiore.”
S: “Sì, ma sono il primo a dire che FIFA è più bello da vedere. Se ti piace una partita tattica, ne guardi una di PES. Ma è una cosa che di solito piace ai più grandi, infatti l’età media di giocatori è più alta. È raro trovare il ragazzo di 18 anni.”
“Tenete il microfono attivo quando giocate in competitivo? Parlate con l’avversario?”
INSIEME: “No, in competitivo microfono spento, ti deconcentra parlare.”
S: “Tante volte io gioco anche in live, ma se mi metto a parlare mi distrae molto.”
P: “Io per il torneo “StayatHome” organizzato da Esports Academy durante questo periodo di quarantena tra Team si Serie A e Liga Spagnola, che ho giocato in live su Twitch, abbassavo la finestra della chat. Perché tu sei concentrato, ma comunque vedi la finestra della chat che scorre e lo schermo muoversi. E in molti dicono che negli e-sport devi avere la visuale solo sullo schermo di gioco. Se volete farvi un’idea, c’è un servizio delle Iene sugli allenamenti dei player e-sport (https://www.iene.mediaset.it/video/e-sports-fornite-futuro-intrattenimento_563535.shtml). Noi non lo facciamo perché il livello non è ancora così estremo, però si allenano molto sui riflessi.”
“Vi faccio una domanda un po’ tecnica per essere precisi: ma siete sotto contratto con Esports Academy o con il Sassuolo Calcio?”
INSIEME: “Con entrambi.”
P: “Noi abbiamo un contratto con Esports Academy, che ci fa da procuratore. Quindi il nostro contratto è col Sassuolo, ma “intermediato” diciamo da Esports Academy.”
“E secondo voi è possibile fare altro nella vita, oltre a essere pro-player? O questo è un lavoro vero e proprio?”
S: “Io nella vita faccio anche un altro lavoro, dalla mattina fino alle 17. Quindi, dal mio punto di vista, se giochi a PES puoi fare tranquillamente entrambe le cose.”
P: “Sì, anche io la penso così. Attualmente non lavoro, ma fino a poco fa sì e in questi giorni avevo un colloquio, ma con la situazione del virus chiaramente non è stato fatto… Poi rimane il fatto che su FIFA ci si deve sempre dedicare un po’ più di tempo.”
“Il Sassuolo come vi sembra ragazzi?”
S: “Noi siamo venuti lì – a Sassuolo – per l’intervista e abbiamo visto il centro sportivo. Il centro mi è piaciuto tantissimo, c’erano anche i giocatori ad allenarsi. Mi è sembrato molto strutturato bene e ci hanno accolto in modo gentilissimo. C’era un equipe di almeno 7-8 persone… Veramente ci ha fatto una bellissima impressione, così come a Esports Academy ce ne avevano parlato benissimo.
P: “Condivido tutto quello che ha detto Ste. Super cordiali e professionali, quando siamo arrivati avevano già le magliette e le divise pronte, ci hanno detto di stare tranquilli anche se avessimo sbagliato qualcosa nell’intervista… Veramente bravissimi e comunque molto disponibili anche per qualsiasi cosa. In questi giorni poi i responsabili ci stanno scrivendo per messaggio ogni tanto, ed è una cosa che fa molto piacere perché il mondo degli e-sport è un ambito che potresti tralasciare magari, e invece loro no.”
S: “Sì, ci stanno molto dietro. Sono certo che ci si possa lavorare bene una volta che questo pericolo sarà finito. Davvero una bellissima impressione. Io ho rivisto l’intervista (https://it-it.facebook.com/officialsassuolocalcio/videos/3427296833963739/) che ci hanno fatto e mi è piaciuta. E se è venuta bene è soprattutto merito loro e di come l’hanno impostata, che ci hanno tranquillizzato fin da subito.”
P: “Poi è un ambiente giovane, si lavora bene e si vede. Anche tra di loro c’era molto affiatamento, sempre col sorriso in faccia. L’ ambiente è ottimo. E, oltre a questo, anche a livello calcistico il Sassuolo negli ultimi ha fatto molto bene, soprattutto come idea di gioco, da Di Francesco a De Zerbi.”
“I vostri nickname nel gioco da cosa derivano?”
P: “Teampeda perché Team come squadra e Peda è il mio soprannome, ho fatto un mix tra i due.”
S: “Io l’ho cambiato recentemente. E Stejinn7 perché Ste è il mio soprannome e Jinn sarebbe la figura del genio della lampada. Da piccolo mi piaceva molto Aladdin e il Genio era il personaggio per cui andavo pazzo. 7 è il mio numero.”

“I vostri giocatori preferiti, nel gioco?”
S: “Devo dire Ronaldo perché è quello che fa più la differenza. Quello più buggato – cioè che nel gioco è molto più forte degli altri giocatori e di quanto lo è veramente nella realtà – dico Rashford, ma anche Aubameyang. Ti fanno la differenza anche loro.”
P: “Su FIFA, se dovessi farvi la lista dei buggati potrei non finire più. Vi dico Adama Traorè, Saint-Maximin, Kent. Lui è il più buggato in assoluto, è uno del Rangers che prima non conoscevo neanche. I più forti sono le Icone – giocatori ritirati che hanno fatto la storia – come Ronaldo il Fenomeno, Eusebio, Gullit… Ma sono inarrivabili dagli altri giocatori, quindi anche io dico che il mio preferito è Ronaldo.”
“Vabbè, io preferisco Messi, ma rispetto le vostre scelte.”
S: “Nella vita reale anche io preferisco Messi, ma nel gioco è diverso. È più gracile, te lo buttano per terra facilmente.”
“Quindi il fisico è importante nel gioco?”
S:“Sì, molto importante. Messi è molto difficile da usare nel gioco. Oppure, su FIFA c’ è anche Maradona, ma penso che non lo usi nessuno.”
P: “Maradona è inutilizzabile su FIFA. Ci sono due attributi fondamentali per i giocatori: le skill – cioè la sua dimestichezza nel fare i “numeri” – e il piede debole. Entrambe possono avere un valore da 1 a 5, in base alla bravura del giocatore nell’abilità. Maradona ha 5 di skill, ma 3 di piede debole, quindi se arrivi davanti al portiere e devi tirare col destro, non ti fa gol neanche per sbaglio. Mentre Messi, che ha 4 di piede debole, è già molto più utilizzabile. Ma chi fa davvero la differenza sono quelli che hanno 5 sia di uno che dell’altro. Poi ovviamente ci sono anche tante altre caratteristiche da tenere presenti, ma queste due sono molto importanti.”
“E i giocatori del Sassuolo come sono?”
P: “Purtroppo, per come è FIFA, è difficile utilizzarli. Ho comprato l’ultima versione di Caputo che è uscita. Lo tengo in panchina e lo metto dentro quando vinco così mi diverto un po’ e faccio divertire chi è in live.”
S: “Io sono fortunato, essendoci le livellate riesco a utilizzarli tutti praticamente, è diverso… Boga è una bestia. Nel gioco normale penso sia un 75 o un 77 – si intende di overall, ossia una somma di tutte le caratteristiche del giocatore, che va potenzialmente da un minimo di 40 circa a un massimo di 100 – e nella livellata diventa 86, quindi si riesce a utilizzare bene.”
“Ma con gli amici ci giocate ancora? O hanno paura di giocare contro di voi?”
S: “Io gioco con gli amici dell’ambiente soprattutto. Poi il livello dei giocatori di PES è più standardizzato, tra i pro-player. Mentre su FIFA è possibile che tra primo e centesimo al mondo ci sia una differenza abissale, su PES ce la giochiamo tutti tra di noi, non c’è quello imbattibile.”
P: “Su FIFA è diverso. Quando gioco coi miei amici anche senza impegnarmi troppo è facile che gli dia 5-0, 6-0, e loro non sono neanche male in realtà!”
S: “Sì, ma lo vedo anche io che ogni tanto guardo qualche gameplay di FIFA. Se uno è più forte, è più forte, punto. Su PES riesci a giocartela in un qualche modo, la metti sul piano tattico magari. Poi ci sono anche quelli più deboli, ovviamente. Però nell’ambito di quelli bravi, te la giochi con tutti.”
“E al di fuori della play, siete giocatori di calcio?”
P: “Sì ovvio. Ho giocato in porta 12 anni, poi a novembre ho smesso. Però è un ruolo un po’ difficile, hai sempre pressioni, sono arrivato fino alla prima categoria e ho deciso di smettere.”
“Facciamo un gioco: siamo a un calcetto 5 vs 5 e voi due siete i capitani delle due squadre, potete prendere tutti i calciatori della rosa del Sassuolo. Uno a testa, fate le vostre squadre. Inizia Stefano.”
S: “Ok, allora… Intanto in porta mi prendo Consigli.”
P: “Io in porta, essendo giovane e essendo portiere, non posso che dire Stefano Turati.”
S: “Io prendo Boga che sennò se lo prende lui.”
P: “Allora prendo Traorè.”
S: “Io vado con Locatelli.”
P: “Davanti a Stefano Turati, metto a impostare e a difendere Capitan Magnanelli”
“Mi sento di dire: gran acquisto. Vi manca l’ultimo a entrambi.”
S: “Ok, siamo io, Consigli, Locatelli e Boga… Dai metto Locatelli a difendere e mi prendo Ciccio Caputo. Così gli lascio Berardi.”
P: “Invece ti sorprendo e mi prendo Djuricic, da calcetto vedo meglio lui.”


“Ma avrete la possibilità di incontrare i giocatori?”
INSIEME: “Pensiamo di sì, ci avevano anche detto che ci avrebbero portato allo stadio.”
P: “Poi in realtà siamo stati sfortunati quando siamo andati al Mapei Football Center! Quando siamo entrati, loro stavano andando ad allenarsi. Ce li siamo persi per 20 secondi.”
“Al momento, quale è il torneo più importante al mondo tra FIFA e PES?”
P: “Forse per FIFA potrebbe essere il Mondiale. Per arrivarci, devi totalizzare un buon punteggio complessivo tra tutti gli Europei che si fanno. Praticamente ci sono nel corso dell’anno più di un campionato Europeo: uno a Bucarest, uno in Spagna e così via… Si fanno ogni volta dei punti in base al piazzamento. Così è per ogni continente e, alla fine, in base ai punti totalizzati, verranno presi i 16 migliori del mondo per sfidarsi al Mondiale di FIFA, dove il primo classificato vince 250.000 dollari. Invece per ogni Europeo il primo vince 50.000 dollari. Poi ci sono anche premi intermedi: ad esempio, chi passa il girone prende 7 o 8 mila dollari.”
S: “Per PES il più importante è l’EFootball.Pro”
“Come è la vostra postazione da gamer? Cosa non deve mancare e quanto ci avete messo per metterla su? Perché immaginiamo sia un dispendio.”
S: “Sì, è una bella spesa. In realtà bastano poche cose, ma se le vuoi di qualità costano un po’. Io ho sedia e scrivania da gaming, webcam, scheda di acquisizione, PS4 e monitor, quest’ultimo della Benq perché secondo me sono quelli che vanno meglio.”
“E quando trasmetti in diretta su Twitch come fai a vedere i commenti degli spettatori?”
S: “Li guardo da cellulare e rispondo da lì, ma comunque si potrebbero vedere anche dalla Play-Station.”
“E tu Pietro?”
P: “Io invece ho il doppio monitor, quello principale su cui gioco e uno alla mia destra su cui leggo la chat dello streaming. Poi ho la webcam e l’Elgato, che è la scheda di acquisizione. Si mette tra PC e PS4 e riproduce le immagini della Play.”
“Dato che parlavate di premi che si prendono ai tornei, vorrei capire meglio: il ricavo di un giocatore e-sports deriva dai premi che vince ai tornei o da un contratto con la squadra?”
S: “Dipende, ci sono squadre che offrono stipendi, ma si tratta comunque di una somma bassa. Però penso sia normale e giusto così perché le squadre non conoscono bene la persona con cui hanno a che fare ancora, quindi si muovono più lentamente. Credo che nei prossimi anni ci sarà un’evoluzione anche in questo. Adesso, mettiamola così, è più una vetrina per poter partecipare all’ eSerieA.”
P: “Per FIFA, si guadagna sia dallo stipendio sia da contratti di sponsorizzazione con partner sia endemici che non endemici.
“A livello tattico come vi trovate meglio? Contropiede, gioco veloce, possesso palla?”
S: “Io tendo a utilizzare il contropiede e come modulo ultimamente ho cambiato un po’. Prima giocavo col centrocampo a rombo, quindi 2 davanti, ora sto giocando con le 3 punte, cerco di allargare il gioco molto di più. Mentre prima avevo un’ampiezza di gioco molto stretta, adesso tendo ad allargarla e a ripartire in contropiede con un pressing aggressivo.”
P: “Io gioco solo con il 4-4-2 e tengo tanto il possesso palla, infatti in genere sono abbastanza criticato per questo dalla community italiana. È possibile che finisca la partita con il 70 % di possesso palla, perché a me piace avere la palla tra i piedi. Poi, se hai la palla tu chiaramente hai molta meno probabilità di prendere gol. E la mia forza di quest’anno è stato capire subito come difendere. Per esempio, al torneo di Coverciano in 9 partite ho preso 3 gol, giocando contro pro-player.”
“In che senso La mia forza di quest’anno?”
P: “Sono giochi che escono ogni anno e non sono mai del tutto uguali agli anni precedenti. Nelle ultime edizioni però il gameplay di FIFA era diventato davvero troppo arcade: a volte partivi da centrocampo e, facendo sempre lo stesso movimento, arrivavi davanti al portiere e segnavi. Quest’anno il gioco premia molto di più il possesso palla, che secondo me è una cosa giusta. Poi hanno molto valore anche i tatticismi, è importante essere equilibrati in campo…”
“Ma nelle partite competitive è permesso tutto? Anche il gol nel quale si arriva in 2 davanti al portiere e si passa la palla al giocatore libero che fa sempre gol?”
P: “Quello è il cosiddetto GDM. Comunque sì, è permesso tutto! Io nei tornei competitivi, se sto vincendo, al 75’ mi metto dalla bandierina e da lì non mi muovo più! Devo vincere.”
S: “Sì, è giusto! Anche perché se mi metto a fare giro palla dietro io poi sono uno che prende gol subito.”
E noi auguriamo a Pietro e a Stefano tutto il bene nella loro avventura con il Sassuolo Calcio, sperando che il futuro possa portare tanti successi. Intanto, un primo successo è già arrivato: hanno imparato il saluto ufficiale dei tifosi sassolesi.
“Ragazzi, un saluto per i tifosi del Sassuolo?”
INSIEME: “Forza Sàsol!!”