Il battesimo granata del Sassuolo

Erano 94.

94 pazzi neroverdi e in mezzo a loro spuntava uno striscione con scritto “lA primA voltA non si scordA mAi”. Quante volte lo abbiamo sentito dire? Il primo amore, il primo bacio ,la prima vacanza,la prima macchina… questa volta è diverso, in questa prima volta c’è qualcosa che non torna, qualcosa che cambia, qualcosa che rende questa prima volta speciale oserei dire storica.

Era una umida serata di fine estate del 2013 a Torino e circa 10.000 persone riempivano l’Olimpico per la prima di campionato: Torino-Sassuolo. Era la prima volta un po’ per tutti.

Ma quindi cosa avevano di diverso quei cento tifosi del sassuolo?

Se in tutto lo stadio si respirava un clima di curiosità e impazienza di vedere all’opera il nuovo Toro di Mister Ventura,chiamato a riscattare i Granata dal 16esimo posto dell’anno prima e la fresca eliminazione in Coppa Italia contro il Pescara, nel settore  ospite invece la tensione dei tifosi si poteva tagliare a fette e l’emozione era quell’emozione che la sera prima non ti fa dormire,quell’emozione che ti fa passare la notte in bianco a pensare e immaginare il giorno dopo.

Era il 25 agosto 2013 ed era l’esordio del Sassuolo in A, per la prima volta una piccola cittadina di 40.000 anime solcava i piu grandi palcoscenici del calcio nostrano.

I tifosi erano emozionati ma Mister Difra e i ragazzi lo erano ancor di più. Tremano le gambe,batte forte il cuore,ma la testa deve rimanere lucida il sogno può facilmente diventare incubo.

Scoccano le 20 e 45 Orsato fischia e finalmente inizia la serie A del Sassuolo.  L’emozione è tanta ma i ragazzi sembrano entrati in campo con la voglia e la determinazione giusta.Quel Sassuolo fresco campione del trofeo TIM sembra già a suo agio nella massima serie e gioca una partita senza il timore di farsi  incornare del Toro.

 Pronti via e sono subito i neroverdi a rompere il ghiaccio con uno dei più positivi del precampionato estivo, Jasmin Kurtic che con una bella sterzata salta due avversari e lascia partire il sinistro da fuori area che però non impensierisce Padelli.

Il primo tempo non è dei più spettacolari ma le occasioni non mancano. Discesa in velocità sull’out di sinistra da parte di Immobile che tenta la conclusione ma Rosati neutralizza. Ad Immobile risponde l’altra prima punta del match Simone Zaza, all’esordio in serie A. Glick sbaglia il passaggio e fa un regalo a Diego Farias che accelera serve l’ex Ascoli che stoppa di sinistro,si gira e calcia centrale di destro. L’atteggiamento è quello giusto ma i ragazzi sono acerbi e peccano di inesperienza, ripartenza del toro con un ragazzo che quel giorno contava 100 presenze in A, un certo Ciro da Torre Annunziata , che infila la difesa Sassolese mal messa e serve in aria Brighi. Esplode l’Olimpico… Gela il Sassuolo…Crolla il castello di carte di Eusebio Di Francesco… Crollano le certezze della prima mezz’ora. Ma i neroverdi si armano di voglia di fare e ricominciano a costruire con il centrocampo, capo cantiere:Il Puma.

Comincia  la seconda metà di gara e il Sassuolo riparte aggressivo ed è subito il capitano a chiamare i compagni alla carica con un tentativo dalla distanza che si spegne a lato. Anche il Toro ha un paio di buone occasioni, poi l’occasione per il Sassuolo: calcio di punizione dalla destra non c’è Mimmo Berardi e allora va un uomo che di esperienza ne ha sia in serie A che con i calci piazzati: Reto Ziegler. Può essere la chiave di Volta per prendere il toro per le corna. Parte lo svizzero ma il pallone è alto sopra la traversa.

Il Sassuolo ci prova ma si imbatte in una magia di Alessio Cerci,quel giorno seconda punta dietro Immobile per la prima volta,che dal limite rientra sul mancino e scaglia una saetta sul secondo palo che fulmina Rosati. Si abbatte il diluvio sull’Olimpico ma ancor di più sul Sassuolo. Cerci mette ko il Sassuolo che come un pugile al tappeto aspetta solo che l’arbitro con il suo battere a terra dia fine all’incontro,uno…due…tre…KO!! 

Nonostante la buona gara disputata si torna al Ricci a leccarsi le ferite ma quella sconfitta è stata l’inizio, lA primA voltA che anche se indigesta ha dato inizio ad una storia, ad un amore, alla favola del Sassuolo. 

E se ora il Sassuolo può dire di essere tra le stelle deve ricordarsi di quella prima umida notte sotto il segno del Toro.

TABELLINO

TORINO (5-3-2): Padelli; Darmian, Glik, Rodriguez, Moretti, D’Ambrosio; Brighi (46′ Basha), Vives, Farnerud (69′ El Kaddouri); Cerci (82′ Meggiorini), Immobile. A disp.: Gomis, Maksimovic, Bovo, Basha, Bellomo, Larrondo. All.: Ventura.

SASSUOLO (4-3-3): Rosati; Gazzola, Terranova, Rossini, Ziegler; Kurtic, Magnanelli (78′ Laribi), Missiroli; Masucci (65′ Alexe), Zaza, Farias (71′ Pavoletti). A disp.: Pomini, Perilli, Acerbi, Bianco, Laverone, Bianchi, Alhassan, Chibsah, Lodesani. All.: Di Francesco.

RETI: 40′ Brighi, 63′ Cerci

ARBITRO: sig. Orsato di Schio