I 10 migliori gol 19/20

Ok, niente panico.
L’astinenza da Serie A comincia ad essere pesante e forse avevamo ragione: quella contro il Brescia rischia di essere l’ultima partita del campionato. Manteniamo la calma e la speranza, forse il campionato tornerà, se ognuno farà il suo dovere, ma nel frattempo…
Nel frattempo cominciamo a fare una review della stagione trascorsa e che, diciamocelo, mentalmente è finita per i calciatori e le squadre. Gli allenamenti sono fermi, la condizione fisica e gli schemi sono in standby per non parlare del calciomercato. E’ evidente che il campionato canonico per come lo intendiamo è finito.
In 25 partite giocate, la compagine neroverde ha segnato ben 41 gol: una media di 1,6 gol a partita che lo mette al 6° posto in classifica. Solo 5 squadre hanno segnato di più e ottenuto una media maggiore, e sono le 5 là davanti Juve, Inter, Lazio, Atalanta e Roma. Il Milan, 7° al momento, ne ha prodotti solo 28 ad esempio.
Possiamo quindi dire che il Sassuolo ha segnato come una “big” e la qualità dei gol è stata eccelsa. Azioni corali o fiammate individuali, abbiamo visto di tutto in questa stagione e a questo punto vogliamo ripercorrere in ordine cronologico i gol più belli per aiutarci in questa astinenza da pallone.
Troverete indicato il marcatore, l’avversario e il gol che momentaneamente ha rappresentato nel punteggio. Partiamo!
TRAORE’ vs Sampdoria 2°giornata (4-0)
E’ solo la seconda giornata, ma Hamed Junior Traorè si sta già facendo spazio nelle gerarchie. Dopo il gol in Coppa Italia, il suo utilizzo come vertice alto nel rombo di centrocampo sembra soddisfare De Zerbi e in questo gol ne abbiamo la massima espressione.
Siamo già sul 3-0 e la Samp è sulla difensiva per evitare imbarcate. Il possesso palla in alto a sinistra sembra abbastanza sterile e bloccato. La palla arriva proprio a Traorè che con il suo passaggio largo per Muldur che è salito, sembra ammettere che l’azione sta ristagnando. Invece arriva un fulmine a ciel sereno: Traorè fa un movimento di incredibile intelligenza infilandosi fra due colonne consecutive di avversari. In una frazione di secondo, prima taglia fra i due centrocampisti e poi fra terzino e centrale con l’esterno sinistro doriano bloccato in marcatura. Su quattro uomini, in pratica, nessuno riesce a seguirlo.
Il gol poi piace a chi ha fascino per la geometria, perchè il passaggio di Muldur è delizioso e con il contagiri impostato sul movimento dell’ivoriano. Il tempismo è talmente perfetto che il classe 2000 non esulta perchè non sicuro della sua posizione. Mettendo il video in pausa possiamo notare come in realtà questa azione non sia che un semplice triangolo che taglia tutta la difesa.
BERARDI vs ROMA 3°giornata (4-1)
Di tutti i 41 gol, solo 2 sono arrivati su calcio piazzato: uno è il rigore di Caputo contro la SPAL e una è la punizione di Berardi contro la Roma.
La bellezza di questo gol è semplice perchè sta nella semplicità di esecuzione che trasmette. Calcio da lontano, circa 35 metri e in posizione centrale. Pau Lopez è costretto a mettere la barriera centrale a cui si aggiunge la barriera di copertura del Sassuolo. Il giro e la potenza sono godibili meglio dalla ripresa nel retro porta dalla curva.
Il commento “vedi che s’è inventato questo” è abbastanza riassuntivo.
CAPUTO vs SPAL 4°giornata (1-0)
Tre giornate consecutive con il botto. Questo gol rappresenta sostanzialmente un’azione corale in cui ciascun singolo giocatore fa benissimo il suo compito, forse anche con un pizzico di fortuna, ma che demarca una tecnica individuale di cui la rosa del Sassuolo non è per nulla carente.
Guardiamo nel dettaglio l’azione.
Siamo nei primi minuti, la SPAL sta pressando e ha messo in angolo Obiang tenendo marcati i suoi scarichi. L’unica giocata possibile sembra la spazzata alta, perchè c’è il forte rischio di perdere palla lì vicino. Obiang riesce però a trovare una precisa linea per Duncan, con la giusta potenza vista la pressione. In quel momento, Berardi capisce.
La palla è appena partita da Obiang e Berardi sta già scattando in una posizione che lui sa qual è, perchè in questo momento lui, ala esterna, è più interno della mezzala Duncan. Questo movimento è molto rischioso, perchè qualora il controllo del ghanese non sia buono, Mimmo sta lasciando scoperta tutta l’area di centrocampo. Ma lui si prende il rischio.
Duncan fa oggettivamente una giocata incredibile, controllando il pallone, fintando aprendo la gamba e trovando un tunnel per Defrel che avrebbe fatto urlare “bustaaaaa” al campetto. La SPAL qui capisce di essersi fatta attirare in trappola e che il movimento di Berardi l’ha ormai condannata. Per questo inizia a segare le gambe.
Ma anche sotto pressione, Defrel fa ottima sponda e con l’intuizione dell’attaccante capisce cosa farà Berardi. Il capitano sposta rapidissimamente la palla a Traorè che in questo momento ha un quadrante di campo libero e Defrel già lanciato in corsa con tutta la SPAL in ritardo che prova a fare fallo su tutti (l’uomo su Berardi perde la dignità oltre che la marcatura).
Premio anche a Ciccio Caputo, che restando alto, contribuisce a creare lo spazio per il passaggio di Traorè. Quello che segue è alta scuola calcio con passaggi “facili” ma comunque al laser fra Traorè, Defrel e infine Caputo che la mette precisa all’angolino basso.
BERARDI vs INTER 8°giornata (1-1)
Qui c’è semplice carico emotivo. La partita del MAPEI è la prima partita dopo la scomparsa del Presidente e anche l’avversario, l’Inter, non sembra casuale viste le sue profetiche parole ormai famose.
La partita non finisce bene, l’Inter di Conte si rivela una schiacciasassi ma c’è un momento importante ed è il gol di Berardi del momentaneo pareggio. L’azione non è particolarmente bella, quasi scolastica, ma quando la palla arriva a Mimmo lui la porta sul destro, cosa a dir poco insolita.
L’incrocio che trova con il piede debole è prestigioso, considerato il portiere avversario e la copertura di angolo di tiro. Ma quello che conta è la dedica, spontanea quanto rapida, il primo pensiero che vola subito a Squinzi. Un momento di gioia e di commozione per il “figlio prediletto” di questo Sassuolo.
Una stagione che ci ha lasciati senza il patron e sua moglie, che volevamo ricordare e omaggiare con questo gol.
DJURICIC vs VERONA 1-0 (9°giornata)
Di quei 41 gol che stiamo parlando, come già detto molti sono arrivati da azione e solo 3 da fuori area: una è la punizione di Berardi, uno di Boga contro il Toro e il terzo è questo.
Nella letteratura del calcio esistono molti nomi per questo tiro, praticamente da fermo: secca, lecca, cannella, sassata, sabongia e varie declinazioni regionali e dialettali. Alla fine è semplicemente un capolavoro di coordinazione e potenza.
Bonus: l’esultanza di Djuricic che chiama tutti e fa 74 segni di croce, segno del momento sacro che sancisce il passaggio dal rombo al trequartista per De Zerbi. E il trequartista è lui.
CAPUTO vs BOLOGNA 12°giornata (3-1)
Continuiamo con il one-man-show perchè anche questo gol è un assolo, ma più lungo e inaspettato.
Kyriakoupulos sparecchia senza aspettarsi granchè, ma Mbaye liscia la palla probabilmente anche per la stanchezza: siamo alla fine di un match tiratissimo. Se volete il frame esatto, al minuto 3:22 Caputo gira la testa verso la porta e capisce in una frazione quello che nessuno si immagina: si può fare gol.
Dove trovi le energie è un mistero, parliamo di un giocatore che ha giocato 1.927 minuti sui 2.340 disponibili, l’82%. Tantissimo per una punta, infatti più di lui hanno fatto solo Immobile, Dzeko e Petagna. Caputo sprinta e mette in difficoltà Danilo, ma attira i rientranti Mbaye e Poli.
Con un tocco fine, sembra voler passare in mezzo alla difesa, ma poi sterza nuovamente mandando in completa confusione Danilo e tornando sul suo sinistro. Il tiro parte da posizione angolata con portiere ben piazzato, ma la potenza e la precisione completano l’azione perfetta.
BOGA vs JUVENTUS 14°giornata (1-1)
Ci sono gol iconici perchè rappresentano partite intere, e partite intere che dicono molto sulla stagione di una squadra. Il gol di Boga alla Juventus è destinato a rimanere nell’iconografia di questa stagione, perchè rappresentativo del momento di entrambe le squadre.
La Juventus di Cristiano Ronaldo è affaticata, sempre meno convinta dei propri mezzi e per nulla concentrata dopo l’1-0 di Bonucci che sembra mettere la firma contro la provinciale Sassuolo. La freddezza con cui però i neroverdi recuperano terreno è impressionante, e il gol che ne risulta sembra quasi naturale dal momento.
La palla viene portata da Boga, insolitamente al centro del campo. Scarico a Caputo sulla destra con una difesa schierata. Caputo la deve ridare allo stesso Boga che tenta un affondo ma torna indietro con la coda fra le gambe. L’azione sembra sfumata, si attende solo la sirena come in NBA.
Invece ecco il lampo. Boga riesce a fare uno scatto esplosivo approfittando dello sfasamento della linea difensiva. Caputo, senza che nessuno se ne renda conto, trova uno spazio perfetto che passa proprio fra le gambe di Alex Sandro. E poi c’è il pallonetto.
Non è un pallonetto irrisorio, non è quel trick da campetto che fa chi è superiore. Stiamo parlando della Juve, stiamo parlando dello Juventus Stadium, stiamo parlando di Buffon che per quanto non più esplosivo è pur sempre l’idolo della generazione anni ‘90. Il pallonetto di Boga è semplicemente il modo più sicuro per fare gol. Lui lo sa, e lo fa, senza poi prendersi libertà e sfottò.
C’era da fare gol e lui lo ha fatto. Era la Juve, era lo Stadium ed era Buffon. Ma lui non ha avuto paura.
BOGA vs TORINO 20°giornata (1-1)
Questo gol è semplicemente scorretto. Il Sassuolo si esprime con una coralità di azioni da fare invidia a tutti, forse con eccezione di Atalanta e Lazio. Ma quando Boga prende la palla è un’anomalia.
Soprattutto nell’ultima parte di stagione, Jeremie ha sperimentato e ultimato il “gol alla Boga”, ma questo ne rappresenta forse l’apice nonchè l’origine. Boga parte largo da sinistra, si accentra sul destro, scarta il terzino dopo averlo umiliato e prima che intervenga il resto della squadra piazza un tiro forte sul secondo palo. Non è un tiro a giro morbido come Del Piero o Insigne, è una botta potente, evoluzione necessaria data l’esplosività dei portieri di oggi.
In questo gol però c’è una variazione non da poco. Qui Boga parte da posizione più accentrata e anzichè il terzino, stavolta la vittima designata è il centrale di centrocampo Rincon. Il tunnel che subisce è brutale, da far saltare il pubblico in piedi, e meriterebbe una stecca che Rincon non potrà mai dare, perchè Boga è già andato.
Nel vuoto creatosi, lui si coordina e tira di potenza nel sette mostrando tutta la sua evoluzione. Non è più il giocoliere inefficace che credevamo, è sempre più completo.
Questo gol è scorretto perchè quando Boga prende palla ha davanti 8 avversari schierati. Uno lo umilia e sette li ignora completamente.

CAPUTO vs ROMA 22°giornata (2-0)
Torniamo alle azioni corali, che a volte possono sembrare trite e ritrite, ma quando riescono sprigionano una bellezza proporzionata alla difficoltà di coordinare tutti i giocatori. Il secondo gol contro la Roma ne è un esempio.
I primi minuti della partita generano, senza se e senza ma, una delle più belle partite della stagione, da rivedere se possibile. L’intensità di gioco catapulta le squadre in Premier League e il Sassuolo dilaga negli spazi di una Roma che ha sottovalutato l’impegno
La cosa da notare è che l’azione parte proprio da Caputo. Romagna ha schermato un tentativo di passaggio alto a Dzeko e quando la palla arriva a Caputo i giocatori sono posizionati perfettamente: Boga e Berardi lanciati sulle fasce e Djuricic alto assieme a Ciccio.
La sponda a Locatelli è l’innesco. L’uno-due con Djuricic sembra una perdita di tempo, ma in realtà serve a sganciare il giovane ex-Milan dalla marcatura e a mandarlo oltre le linee nemiche. La giocata riesce e la palla a Berardi arriva pulita. In questo momento però nessuno si è accorto di Toljan.

Tutti guardano i tre scarichi principali, ma il terzino destro è partito in volata e compie una mossa stealth incredibile: prima sorpassa Spinazzola a centrocampo mentre lui è girato, poi punta Smalling quando è girato obbligatoriamente verso Berardi. La sua accelerazione lo rende immarcabile.
Il tocco finale è poesia, quello che in Spagna chiamano il paso de la muerte, e che alla Playstation chiamiamo il gol della merda. Pau Lopez esce alla disperata e Mancini si lancia contro il palo: il gol è certo, anche perchè la palla arriva a un certo Ciccio.
CAPUTO vs BRESCIA 25° giornata (2-0)
E sempre con lui concludiamo la nostra classifica.
Della partita con il Brescia, di quello che rappresenta, ne abbiamo parlato qui visto che è stata l’ultima prima del virus. E’ il momento di analizzare uno dei gol meritocraticamente più belli del campionato.
Il lancio di Bourabia è bello quanto inaspettato, un gioco balistico che arriva da una pedina da turnover, un gesto tecnico simbolo del bel momento della squadra. Un semplice lancio che scavalca due linee, ma poi arriva il colpo.
E’ il momento di farvi una domanda: Caputo è mancino o destro? A rivedere i gol di questa classifica non si può notare come i più belli arrivino dal piede sinistro, ma come nel controllo palla lui prediliga il destro. Ebbene la soluzione ce la da…il rigore contro la SPAL: nell’unico rigore battuto in stagione Ciccio sceglie il destro.
E’ vero che ci troviamo a livelli altissimi di calcio, ma un’ambivalenza del genere in un attaccante che la Serie A ha scoperto a 30 anni non va scontata! Nel suo movimento c’è una naturalezza e una conoscenza motoria incredibile: dapprima trova mentalmente il punto di atterraggio della palla molto prima del difensore, poi si prende lo spazio per consentire il rimbalzo.
Il gol, in controbalzo, è una sassata di collo pieno che incrocia e spacca la traversa lasciando inerme Joronen. E’ forse il gesto più difficile che possiamo pensare con il piede opposto. Questo gol conclude la classifica e vuole essere l’ennesima occasione per riflettere su uno dei talenti del nostro campionato che forse più di tutti avrà da perdere dal rinvio di Euro 2020.