Haley Bugeja è fortissima

La sera del 5 Settembre verrà ricordata dagli astronomi sassolesi, perchè i pochi fortunati che si sono recati allo Stadio Ricci hanno potuto avvistare un fenomeno più raro del passaggio di un astro: la nascita di un fenomeno, o in questo caso il passaggio della cometa di Haley Bugeja.
In questo inizio di campionato in sordina stiamo vedendo cose interessanti e degne di nota, con il calcio femminile regolarissimo ai blocchi di partenza il 22 Agosto al contrario dei maschi.
Innanzitutto la seconda maglia della Puma, che si è fatta sgamare giocoforza dal momento che le ragazze devono pur giocare con una maglia. Si è capito che la divisa bianca con la banda verde in mezzo sarà la seconda ufficiale degli uomini, in attesa della presentazione della prima. Quest’anno va tutto un po’ a rilento.

Ma al di là dell’estetica modaiola, quella del pallone ha visto una gran partenza delle ragazze di mister Piovani, imbattute con un pareggio e due vittorie contro Inter e Napoli. In attesa del risultato della Juventus, il Sassuolo è secondo con un gran inizio.
A prendersi però i rotocalchi è stata la giovane maltese Bugeja (si pronuncia bugeia e non bugheia), classe 2004 (ripeto DUEMILAEQUATTRO) che a soli 16 anni ha segnato una doppietta al suo esordio in Serie A imponendosi sulle avversarie come migliore in campo e creando grandi aspettative sul suo talento.
Il primo gol, che molti avranno visto sulla pagina del Sassuolo, è un capolavoro dell’utilizzo di entrambi i piedi, della coordinazione oculo podalica e della freddezza. Stiamo parlando di una ragazza di sedici anni che arriva a giocare all’estero, per la prima volta nella sua vita, in un campionato (per sua stessa ammissione) di un livello superiore, e che tratta le avversarie come birilli. E voi a 16 anni cosa facevate?
A parte gli scherzi, forse bisogna tenere d’occhio questa giocatrice, buttata nella mischia e subito decisiva. I suoi numeri non sono normali, sono quelli di un fenomeno.
Ha giocato due stagioni nel massimo campionato maltese, segnando 49 reti in 28 partite. Sì, avete letto bene, una media di 1,75 gol a partita a soli 15 anni. Ma non è tutto, rincariamo la dose, perché la scorsa stagione ha giocato sia con la prima squadra che con l’U19. In campionato ha segnato “solo” 23 gol, mentre con l’U19 ne ha fatti 50.

In totale, se vi sta girando la testa, ha lasciato la sua squadra Mgarr United (peraltro neroverde) con 140 gol in 63 partite ufficiali fra under e maggiore. Sono 2,3 gol a partita, media al momento rispettata vista la doppietta all’esordio con noi.
E “ovviamente” ha già esordito in Nazionale maggiore a 15 anni, segnando già un gol. Meritatissimo il trofeo di miglior giocatrice del campionato, con cui ha salutato l’isola.
Al di là del pallottoliere, le caratteristiche sono fuori dal comune. Il secondo gol è realizzato con il suo piede debole, dopo un’ottima sterzata e uno scatto che fa capire la sua superiorità atletica. Piovani l’ha posizionata centrale sulla trequarti probabilmente per sfruttare i suoi strappi, ed effettivamente la si è osservata più volte inserirsi nel vuoto fra centrale e terzino, una movenza da ala a cui probabilmente si sente naturalmente portata e che con la 7 sulle spalle…fa sognare. Altro assolo, altra perla e pure l’esultanza coatta: impossibile non parlare di lei.
Non benissimo invece il Sassuolo, che dopo la sua uscita e standing ovation al ‘69, si rilassa molto e prende 2 pali e 2 traverse dal Napoli. Una vittoria di cui non a caso il mister non è soddisfatto.
Insomma, se anche quest’anno avevate intenzione di ignorare “le donne” ovvero il Sassuolo femminile, probabilmente beccate male. La squadra è da perfezionare, ma il talento di Haley Bugeja nonostante soli 69 minuti in campo sembra destinato a far parlare a lungo di lei e perché no, portare anche il Sassuolo lontano in classifica.
Alle stelle, giusto per chiudere in bellezza.
foto copertina ©FOTO VIGNOLI di sassuolocalcio.it