Cosa c’è di vero nello “Scansuolo”

Siamo nel 2013 ed è il 18 Dicembre, va in scena una partita per qualcuno attesa da una vita: a Torino, nel tempio della Vecchia Signora, il Sassuolo neopromosso affronta la Juve campione d’Italia.
La partita è molto più che un Davide contro Golia, è un tentativo disperato per una squadra, la nostra, che ha preso sette martellate dall’Inter e che milita nei bassifondi, mentre la seconda Juve di Conte brilla con il nuovo numero 10, Carlos Tevez.
Ma c’è un retroscena che getta un’ombra sulla partita: non c’è Mimmo Berardi. Il pibe de neroverde ha preso un giallo pesante nella partita precedente contro il Chievo Verona ed è costretto a saltare la trasferta per squalifica. Questo a qualche tifoso non va giù: Domenico è il chiaro talento della squadra e per molti l’unica speranza di infastidire la capolista…ma è anche un giocatore della Juve!
In realtà è stato comprato in estate e poi ceduto al Sassuolo in comproprietà, e noi sappiamo come è finita la storia, ma all’epoca le malelingue volavano. Non era l’unico giovane poi coinvolto con il club bianconero visto che in campo scesero anche Simone Zaza e Luca Marrone, con Reto Ziegler in panchina.

Insomma polemiche a non finire, condite dai precedenti pareggi contro Napoli, Roma e Lazio: il Sassuolo sembra una squadra capace di fermare le big, ma contro la Juve crolla per 4 a 0.
Fischi e post polemici si sprecano, parte il trend della piccola squadra che “si scansa” dando la partita contro la big già persa. Ed è tutto alimentato dall’antipatia verso i bianconeri e dal loro strapotere. Unendo le parole, sui social parte il neologismo che prende piede: lo “Scansuolo”.
Da quel giorno per tutti i santi giorni, quando il Sassuolo gioco contro una grande nell’aria c’è il “ah ma vedrai che si scansa”. Anche la sfortuna ci mette del suo perché per febbre e infortuni, Berardi continuerà a saltare molte partite contro i bianconeri. Dovrà postare persino una foto del suo piede ricoperto di punti di sutura per provare a quietare le anime.
Oggi, con il Sassuolo ai primi posti, non si rinuncia ancora all’idea di sudditanza verso le big, figlia dei numerosi legami economici. Quindi indaghiamo seriamente e chiediamoci: ma è vero che il Sassuolo si scansa?
IL CASO BERARDI
Come avrete capito, il caso Berardi è da trattare a parte.
Sul web si trovano articoli, uno bellissimo de Il Malpensante, che ricostruiscono le stranezze delle partite mancate.
Fanpage ci dedica un articolo nel 2016 notando come su 7 gare, ne abbia saltate 4, ignorando bellamente che ne abbia giocate 3. Non sono la maggioranza, chiaro, ma allora perchè dire che “salta sempre la Juve”?
CanaleSassuolo diede una mano nel 2018 facendo notare come il ragazzo di Cariati non avesse giocato 5 partite su 9 contro i bianconeri, ma nemmeno 4 su 9 contro il Napoli e 3 contro Inter e Roma. Il perchè era da rintracciare nelle squalifiche, che sappiamo numerose all’inizio, e negli infortuni che lo hanno martoriato.
Aggiornati ad oggi, i numeri vedono il ragazzo che ha saltato il 42% delle gare contro la Juve, il 35% di quelle contro il Napoli e il 50% di gare contro la SPAL! Non ne ha disputate 3 su 6, ma nessuno ha protestato più di tanto.

Un ragazzo sfortunato, a cui parte della stampa gradiva comunque cucire addosso un ruolo di cattivo per bisogno di vendere copie o click. Dovette intervenire Paolo Cannavaro, napoletano doc, postando la foto detta prima del piede infortunato con la didascalia “sei un simulatore” per sbollire.
Ovviamente Berardi ha avuto rapporti con la Juve, ma così come con le big perchè questo è quello che succede semplicemente quando un giocatore è forte. Ha avuto contratti e contatti con la Juve, è stato corteggiato dall’Inter e tentato dalla Roma, lo sappiamo e sappiamo come è finita: con la fascia di capitano neroverde al braccio.
Diciamo che oggi, nel 2020, ci sono abbastanza elementi per giudicare questo capitolo concluso, Berardi salterà la Juve domenica ma questa è solo una conferma di come passino gli anni, passino i calciomercati, ma rimanga la sfortuna nera del ragazzo.
LE PARTITE
Effettivamente il Sassuolo contro la Juve ha preso delle gran sberle, perdendo 11 delle 15 partite disputate contro i bianconeri, pareggiandone 3 e vincendone solo una, con la storica punizione di Sansone.
Contro le altre big non è andata così male, con il Milan già 19 precedenti con 5 vittorie neroverdi (28%) e 11 sconfitte (56%). Contro il Napoli 16 incontri di cui vinti solo 2 e persi ben 9 con una percentuale già simile a quella contro la Juve, una sola vittoria in più ottenuta proprio poche giornate fa. Contro la Roma ecco di nuovo una sola vittoria su 15 partite, contro 8 vittorie giallorosse. Diciamo quindi che contro queste che sono state le squadre che in questi anni si sono giocate lo scudetto, abbiamo ottenuto più pareggi ma poche vittorie in più.
Che dire poi dell’Atalanta, da cui da anni prendiamo sonori ceffoni! Eppure nessuno accusa di scansarsi contro una squadra che da due anni abita stabilmente i primi quattro posti.
Caso a parte l’Inter, che nonostante la recente sconfitta, rulliamo molto volentieri con 8 vittorie nostre e 6 loro. Su 16 partite, la metà le abbiamo vinte. Questo è forse lo spirito milanista di Squinzi che veglia.
Quindi non possiamo dire che contro le big il Sassuolo si scansa, con quasi tutte le big una su tre non la concediamo. Con la Juve invece sembra ci sia qualcosa, ma dimentichiamo un fatto: è la Juve.
Prendiamo altre squadre in serie A da quando ci siamo noi: Fiorentina, Torino, Udinese e Cagliari.
Queste squadre contro la Juve hanno giocato circa le nostre partite e in campionato dal 2013 ne hanno vinte rispettivamente 2 (Fiore nonostante la rivalità), 1 (Toro nonostante i derby accesi), 1 (Udinese) e 1 (Cagliari). E aggiungiamo che Udinese e Cagliari hanno vinto solo nel 2020.
Menzione d’onore al Genoa, bestia nera della Juve che però ne ha vinte solo 3. Quindi la situazione è presto risolta: non è il Sassuolo che si scansa, è la Juve che non perde mai e che se non l’avete notato vince il Campionato da 9 anni.
Allora esaminiamo l’ultimo aspetto, il mercato della società.
IL MERCATO
Tirando in ballo i soldi, persino lo stesso Carnevali è stato preso in causa e ha voluto dire la sua al riguardo:
Se mi dà fastidio sentire che ci chiamano Scansuolo? Certo. Con la Juve abbiamo un buon rapporto, ma abbiamo chiuso un numero superiore di operazioni di mercato con la Roma e altri club. Prendiamo esempio dalla Juve, ma quelle battute sono ingiustificate.
disse alla Gazzetta nel 2018, punzecchiato anche dal fatto che la figlia Camilla lavori come Brand Manager Junior Specialist per la Juve. Come se la professionalità non potesse esistere nel calcio e ad esempio Roberto Insigne fosse un infiltrato nel Benevento di cui non ci si può fidare.
Carnevali non nega i rapporti nè con il club nè con le persone come Marotta, ma cita ad esempio la Roma. Andiamo allora a fondo e vediamo i numeri del mercato sassolese.
Il maggior volume d’affari lo abbiamo avuto con la Juve, diciamolo e chiariamolo.
Sono volati quasi 100 milioni fra prestiti, acquisti e cessioni negli anni di Serie A per un totale di 11 giocatori scambiati: Simone Zaza ha spostato 28 milioni, con 10 di acquisto nostro e 18 di vendita alla Juve. Berardi alla fine “solo” 14,5 fra 4,5 di comproprietà e 10 di riscatto finale del Sassuolo. Poi ci sono state cifre più basse per i vari Marrone, Peluso, Lirola, Cassata, Demiral, Rogerio e l’operazione Magnani. Senza dimenticare i prestiti di Reto Ziegler e Anastasios Donis. Impossibile dimenticare.

Carnevali parla di Roma, e in effetti come valore è dietro i bianconeri. Circa 77 milioni di cui 20 incassati per Defrel e 12 restituiti per ricomprarlo con tante grazie alla dirigenza. Qui parliamo di 9 giocatori in tutto, ma nessun prestito a differenza che con la Juve: Frattesi, Marchizza, Ricci, Politano, Pellegrini, Mazzitelli, Antei e l’affaire Sanabria nel primo anno di A. La cosa particolare è che qui spesso abbiamo comprato dal vivaio giallorosso.
Ma a livello di uomini mossi, ovviamente vince il Genoa, con 13 giocatori trattati in tutto: Manfredini, Acerbi, Ariaudo, Biondini, Floro Flores, Vrsalijko, Pavoletti, Ricci, Mazzitelli, Goldaniga, Russo, Cassata e ultimo ma non ultimo Gianluca Scamacca.
Seguono altri club che forse non vi sareste aspettati per numero di giocatori, come Cesena (Sensi e Defrel se non ricordate), Spezia e Spal. Ma anche Inter con i recenti affari di Sensi e Politano.
La squadra a cui abbiamo cacciato più soldi è la Juve, a cui abbiamo dato 54 sacchi, con Roma ed Empoli a ruota (Caputo+Traorè). La squadra da cui abbiamo incassato di più è invece l’Inter che supera la Vecchia Signora e la Roma. Ma attenzione anche alla Fiorentina che ci ha pagato Lirola, Duncan e Boateng.
Quando invece dobbiamo prestare giovani, i nostri partner preferiti sono Spezia, Spal, Genoa e Ascoli.
Finiamo con pillole statistiche: delle squadre attualmente in serie A, abbiamo avuto solo due scambi con Milan (Locatelli e Matri), Lazio (Acerbi e Floccari) e Torino (Brighi e Kurtic). Ma con una squadra non abbiamo MAI fatto affari: l’Udinese!
Concludiamo quindi dicendo che abbiamo ottimi rapporti con il club bianconero, ma dopo un avvio in cui abbiamo sfruttato giovani e vecchi paracarri, il volume e il numero d’affari è diminuito. Confermiamo tutti gli intrallazzi con la Roma, come detto dal nostro “CEO”, ma aggiungiamo altre squadre con cui sembra in crescita l’intesa.
Stiamo quasi assistendo ad un capovolgimento in cui siamo noi ormai a prestare giocatori e giovani in giro, anziché fare da nido per nuovi pupilli. Un’inversione che testimonia la crescita del profilo.
Quindi

Sì, contro la Juve spesso perdiamo, ma perchè da nove anni è la campionessa in carica e rulla tutti. Sì, abbiamo fatto affari con la Juve, ma così come con altre squadre importanti e ne stiamo facendo sempre meno.
Ma sul fatto che Berardi salti sempre la Juve, qua è evidente ci sia una maledizione e sembra piuttosto sia ormai il club bianconero ad avergliela gettata, forse offeso per il gran rifiuto. Forse solo una seduta spiritica con Bela Guttman potrebbe salvare il ragazzo da questo anatema.