Come abbiamo scoperto di avere 100 anni

Ammettiamolo: il Sassuolo ha una storia principalmente recente. Fa effetto che un club a cui spesso si dice di “non avere storia”, compia già 100 anni e a dirla tutta anche noi lo scopriamo un po’ così.

Anche causa Covid-19 il festeggiamento non è stato certo atteso e preparato come hype, ma la cosa che rende certamente più frizzante la ricorrenza è venire a scoprire che persino in dirigenza non sapevano che il Sassuolo compisse un secolo.

Questo perché fino a “qualche tempo facome dice lo stesso Carlo Rossi, eravamo tutti convinti che il Sassuolo fosse stato fondato nel 1922.

Quell’anno, certamente storico per altri versi per il nostro paese, è stato in effetti presente sul merchandise, sulle bandiere dei tifosi e persino sullo scudetto. Se andiamo a vedere il logo precedente all’arrivo della proprietà Squinzi, vediamo che la data 1922 era bella in mostra nel logo ufficiale, come testimoniato dall’album Panini del 2003.

Anche sugli stemmi societari, una volta rimosso quell’obbrobrio di contorno dorato, è rimasta a campeggiare la data in bella mostra. E persino sui gagliardetti del primo anno in Serie A si riportava l’anno sotto lo stemma. Gagliardetto che in questo momento sarà in tutte le sedi d’Italia.

Ma la data è sbagliata, e ce ne siamo accorti in una maniera molto semplice.

Un libro, un semplice libro o meglio un libro semplicemente documentato e scritto da Carlo Alberto Giovanardi e Roberta Rossi: Sassuolo nel pallone. Lo trovate o alla mitica Libreria Incontri o, se non siete di Sassuolo o vi piace il suono della frusta sulla schiena degli operai, qui su Amazon.

Il libro esce nel 2010 per i 90 anni del club e afferma, appunto, che siano 90 gli anni e non 88. Una diatriba peggio degli scudetti della Juve. Proviamo a fare luce su questo mistero.

Una squadra si può dire fondata quando i soci sottoscrivono l’atto. Atto che, tuttavia, per un po’ è stato smarrito. Il Sassuolo ha una storia recente, lo sappiamo, e allora è normale dopotutto che fino agli anni Duemila nessuno si sia granchè interessato di quella che era una semplice squadra regionale a cavallo fra i dilettanti e la promozione. Probabilmente qualcosa è andato perso e si è considerato come primo anno il 1922.

Questo perché il 1922 è stato un anno molto importante per il calcio italiano, perchè è stato il primo dopo il breve scisma di Vittorio Pozzo, il primo della Serie A riunita.

Nel 1921 la Serie A era arrivata al collasso: c’erano sempre più società e squadre che volevano giocare e il campionato prevedeva ben 88 squadre, di cui 64 nel Nord Italia. I gironi non finivano più e le squadre erano vistosamente sfinite. Senza contare che in Inghilterra c’era già la concezione del campionato “ristretto”.

Così Vittorio Pozzo, il più grande allenatore italiano due volte campione del mondo e inventore del modulo WW (anche detto Metodo), propose di dividere in più categorie il calcio italiano. L’idea non piacque alle piccole, così Pozzo e le grandi squadre (Juve, Milan e compagnia) uscirono dalla FIGC e formarono una loro lega (chiamata CCI) e un loro campionato.

Sorprendentemente il giovane Sassuolo stette dalla parte di Pozzo, andando così nella “Serie B” della nuova lega per l’annata 1921-1922. Qui fu sconfitto da Bologna e Nazionale Emilia senza combinare granchè.

Il punto è che alla fine di questo scisma il direttore della Gazzetta dello Sport, Colombo, riuscì a ricucire lo strappo e far tornare Pozzo e i club nella FIGC. Da lì a pochi anni sarebbe nata la Serie A ufficiale. E la Gazzetta sarebbe diventata clikbait.

Quindi la stagione 1922-1923 vide il Sassuolo tornare nel campionato FIGC. probabilmente lì è successo il blackout comunicativo, che ha cancellato la memoria dei primi due anni neroverdi.

Fatto sta che la FIGC non se lo è mai scordato, avendo notifica dell’iscrizione del club il 17 Luglio 1920. Non a caso nel 2013, per il primo anno di Serie A e con il libro già uscito, la Serie A aveva fatto gli auguri alla società per i 93 anni di vita, partendo quindi dal 1920.

Il 1922 sembra quindi un errore solo nostro, che peraltro abbiamo passato all’UEFA che ancora sul suo sito segnala questo come anno di fondazione. A Roma hanno sempre saputo che l’anno corretto fosse il 1920 eppure ci sono voluti un po’ di anni (e un libro) per far rendere conto della cosa.

La società così ha inizialmente rimosso la data dal logo e con queste celebrazioni ha voluto mettere un punto su tutto: il Sassuolo è nato il 17 Luglio 1920.

Una storia recente, ma pur sempre una storia. La storia di un club fra i primi ad essere fondato pur essendo di un piccolo sobborgo. La storia di una squadra arrivata al professionismo circa 50 anni dopo il resto del calcio. La storia di una squadra che farà il nono anno di Serie A e che è al 41° posto nella classifica perpetua del campionato.

Una storia ancora da scrivere, senza che questo sia un gioco di parole, ma solo uno sprono al futuro.

Altri cento di questi anni, Sassuolo!