Breve guida all’ALGORITMO

Secondo l’enciclopedia Treccani, che è anche l’unica enciclopedia che ha capito di doversi spostare online oltre che la migliore, con il termine “algoritmo” si intende

Termine che indicò nel medioevo i procedimenti di calcolo numerico fondati sopra l’uso delle cifre arabiche. Nell’uso odierno, anche con riferimento all’uso dei calcolatori, qualunque schema o procedimento matematico di calcolo; più precisamente, un procedimento di calcolo esplicito e descrivibile con un numero finito di regole che conduce al risultato dopo un numero finito di operazioni, cioè di applicazioni delle regole.

Nella pratica, è una di quelle parole che usano le persone stupide per sembrare più intelligenti.

Ovviamente non poteva esimersi la Serie A dall’utilizzo di questo termine, perchè quando qualcuno ha accennato a proteste riguardo alla classifica finale del campionato si è detto “Tranquilli, c’è l’algoritmo!”. Eh beh, c’è l’algoritmo!

Spieghiamo. Alla vigilia della ripresa della Serie A non è ancora certo che questo campionato possa finire. Non stiamo qui ad elencare i motivi, ci stiamo giusto un po’ scordando che là fuori c’è un virus e che fra un mese scadono i contratti e fra due e mezzo dovrebbe ricominciare la nuova stagione. Bazzecole.

Al che qualcuno ha detto “ma se non riusciamo a finire?” e peggio ancora, “se dobbiamo chiudere e non tutti hanno giocato lo stesso numero di partite?”. Tutto è possibile nel mondo in cui il 1°marzo non si giocò mezza Serie A, ma Lecce-Atalanta sì.

Ed ecco l’algoritmo! Rapido, efficace, freddo quanto imparziale. Per mettere d’accordo tutti.

Invece che fermare tutto e fare come la Ligue 1 che ha capito che tanto vince il PSG come sempre, qui c’è competizione aperta in ogni qualifica e non a tutti mancano le stesse partite a livello di difficoltà.

Poi sì, Lotito non vuole mollare il colpo.

L’algoritmo della FIGC (il cui nome completo è “Algoritmo del Merito Sportivo”) così come presentato fa un sacco di cose:


1. Valorizza i dati certi desumibili dalle classifiche valide (eh grazie!)
2. Rapporta ogni elaborazione al diverso “status” di ogni club in relazione al numero di gare valide giocate (mmm…non ho capito ma mi sembra corretto)
3. Utilizza i parametri dei “punti” e della “differenza reti” maggiormente utilizzati dai regolamenti dei vari campionati, sia a livello nazionale che internazionale, per risolvere i casi di parità e/o impossibilità di verifica ulteriore del campo di gara (e forse questa è la prima cosa utile anche se non si è capito come)
4. Ricava dai dati certi, valori-indice (media punti e indice di redditività aggregato del girone per le reti) del tutto “neutri” e “sterilizzati” rispetto a possibili influenze e distorsioni provenienti dall’esterno (mamma mia che oggettività che si respira, sembra la NASA)
5. Pondera in maniera differente i dati immediatamente disponibili (considerati al 100%) e le loro elaborazioni (90% per i parametri legati alle media punti; 10% alle reti segnate/differenza reti).


Ecco, l’ultimo punto è l’unico che serve. In pratica i punti sono dati dai punti attuali e la media punti in casa per le partite in casa che mancano e quelle fuori casa per le fuori casa che mancano. In più si calcolano anche il rapporto gol fatti su punti moltiplicato la differenza reti.

Che senso abbia questo ultimo fattore non è molto chiaro, comunque l’hanno pesato al 10% quindi forse non ci credono molto neanche loro.

Arriviamo al sodo, questa sarebbe la classifica finale se ad oggi si applicasse l’algoritmo.


Sì in pratica siamo fottuti, oltre al Milan siamo gli unici a perdere posizioni. E come potete notare non cambia praticamente NULLA nella zona Europa e in quella retrocessione, quindi non è che sia molto utile. Tanto il Milan non aveva i soldi per l’Europa l’anno scorso, figuriamoci oggi.

E allora rincariamo la protesta e chiediamoci: che senso ha considerare la media casa e la media trasferta quando è evidente che non ci saranno trasferte degne di essere chiamate tali senza pubblico? Quali risultati credeva di ottenere questo algoritmo andando a prendere la media punti se non… la media punti?

Dopo non lamentiamoci se il calcio perde tifosi e per avere un po’ di frizzantezza siamo costretti a rivangare le pagine Serie A – Operazione Nostalgia. Per movimentare un po’ la cosa proponiamo alcune modifiche all’algoritmo:

  • Diamo un senso a chi crea calcio, togliamo i rigori dal conto;
  • Onde evitare figure come il Parma, coefficiente di stabilità finanziaria per l’Europa. Che i soldi cominciano a scarseggiare;
  • Rapporto punti/stipendio. Favoriamo chi da tempo credeva assurdo pagare un dottore meno di Cristiano Ronaldo. #eroi;
  • Classifica donazioni ad ospedali. Si son fatti tutti i grossi a dare soldi agli ospedali, adesso vediamo chi ha cacciato la pila;
  • Malus a chi ha sgamato i tamponi agli ospedali, nomi e cognomi!
  • Bonus a chi da anni (7 per la precisione) sostiene il distanziamento sociale allo stadio, mantenendo le porte chiuse quando possibile e il massimo di 300 tifosi in tutto;
  • Bonus a chi in questi mesi è riuscito a non dire cagate ai microfoni come “giochiamo per rispetto dei morti” e ha mantenuto un profilo degno nella comunicazione. E magari si è ridotto lo stipendio senza fare annunci.
  • Esclusione dell’Atalanta perchè di Gasperini non ci si può fidare, è evidente.

Ecco con questi accorgimenti e con un paio di squadre in quarantena per colpa di casi positivi, dovremmo riuscire ad entrare in Europa o addirittura a far parte delle prime 8 squadre per ipotetici playoff scudetto.
A quel punto basta prendere in prestito Mbappè che tanto non gioca e il gioco è fatto. Sassuolo campione.

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