TOP 15 Gol del 2021

Il 2021 è stato un anno ricco di gol e, fortunatamente, anche di gol belli. Il gioco di De Zerbi e l’offensività di Dionisi hanno garantito un apporto di gol esteticamente validi non indifferente anche questo anno. Diciamo subito fuori dai denti, infatti, che questa doveva essere una classica TOP TEN di quelle che fanno impazzire gli algoritmi. E invece…
E invece erano troppi, ne abbiamo trovati circa 20 di pregevoli e di questi, a malincuore e con la fronte imperlata di sudore, ne abbiamo dovuti escludere 5 per poter quantomeno dare l’idea di una selezione e far vedere che qualcosina abbiamo lavorato suvvia.
Premessa doverosa: i gusti sono gusti! Probabilmente avrete dei vostri gol che avreste voluto inserire o non siete d’accordo sulla posizione in classifica. Ci sta, tutto è relativo. Inoltre alcuni gol sono stati scelti in quanto rappresentativi, oltre che belli, magari per il momento o il gesto tecnico che rappresentano.
A tal proposito si è cercato di eliminare i “doppioni”, ovvero di tanti gol simili fra loro si è preso il più bello ed escluso gli altri per non avere una classifica di soli tiri da fuori area ad esempio.
Partiamo
15° TRAORE vs INTER 07/04/21
Partiamo con un grande classico ormai del calcio, ovvero l’arcobaleno. Una volta si chiamava “tiro alla Del Piero”, poi Lorenzo Insigne se ne è appropriato ed ora è consacrato a “tiraggir”.
Diciamo che ora è un gol un po’ inflazionato, quasi un bug del sistema dal momento che grazie anche ai palloni di nuova generazione, è un tiro abbastanza allenabile su cui il portiere può fare pressoché poco e che quindi se non schermato dalla difesa risulta spesso un gran bel gol.
Boga è stato il principe di questa disciplina, ma anche Traoré non ha scherzato in questo 2021. Scegliamo questo perché è quello di più difficile esecuzione: l’azione è bella, ma sembra sfumare. Poi all’improvviso la palla carambola, Djuricic prova una rovesciata e si fa più male che bene, la palla arriva a Traoré che fa un mezzo controllo a rimbalzo e poi la colpisce di controbalzo.
Il controbalzo non è mai facile, da un lato aiuta l’effetto “smorzante” del pallone che scende più rapidamente, ma dall’altro è tremendamente complicato da calibrare. La palla gira perfettamente all’incrocio del secondo palo.
Come volevasi dimostrare, portiere battuto ed incolpevole.
14° BERARDI vs TORINO 17/03/21
La partita contro il Torino è un buco nero nella storia del Sassuolo di De Zerbi e, con un po’ di dietrologia, è anche la partita in cui il rapporto fra il tecnico e i colori neroverdi si incrina. Di lì a poco arriverà l’interesse dello Shakhtar e la lotta all’Europa sembra sfumare salvo poi riaccendersi grazie alla Roma.
Ma c’è anche un gol bello, ed è il secondo di Mimmo Berardi. Questo entra nella classifica in quanto gol particolare, cioè non dotato di una speciale tecnica di base ma semplicemente peculiare per il risultato. E qui la peculiarità è Berardi stesso.
Sembra un gol di quelli che segnano in continuazione l’Atalanta o il Verona, cioè quelli “da quinto a quinto” in cui la palla attraversa tutta l’area e arriva all’esterno opposto ormai libero di insaccare. Il Sassuolo non giocando con i quinti non ne ha mai fatti di gol così, e anche questo è bello strano.
La palla non è molto ordinata, sembra un traversone andato lungo. Berardi sembra fuori dal raggio d’azione e riceve palla molto angolato. Infine la lentezza e l’ampiezza del cross permettono a ben due difensori di arrivare sul pallone. Ma Berardi se ne frega.
La cattiveria con cui conclude lo stesso un tiro in cui la metà dei giocatori non ci avrebbe messo nemmeno il piede spiega un po’ anche la maturità a cui è arrivato Berardi, capace di controllare meglio lo spazio-tempo e deciso a dare tutto per un gol, nonostante un passato di infortuni.
Chi non tira non segna, e Sirigu lo dimostra non aspettandosi la botta in faccia. Il gol è strano, ma appunto troppo peculiare per non essere ricordato. Un po’ la brutto copia di quello subito al 2’ in finale contro l’Inghilterra. Presagio?
13° FRATTESI vs VENEZIA 23/10/21
Di gol Frattesi ne ha fatti anche di più belli, come quello contro l’Udinese all’incrocio o quello contro la Fiorentina imbucato da Rasapdori. Questo a confronto è anche facilotto.
Rappresenta però al meglio le caratteristiche dell’inserimento di Frattesi, basato sulla potenza conferita dall’accelerazione. La palla di Raspadori ha i giri perfetti, la difesa del Venezia non è messa benissimo, eppure sono ben due i lagunari in apparente posizione di vantaggio su Frattesi. Ma anche lui, come Berardi, tira dritto.
Il numero 16 entra e non tira di prima nonostante la già buona posizione, ma tocca la palla in una maniera difficilissima se ragionata. A quella velocità Frattesi poteva o inciampare su se stesso per provare il controllo oppure toccare la palla e mandarla vicino alla bandierina dell’angolo vista la potenza di impatto. Nessuna delle due, il tocco di controllo è delicato e lo avanza proprio oltre la linea difensiva e prima del portiere.
A quel punto il gol è il tocco più facile. Ci si rende conto della velocità di esecuzione al replay vedendo quanti passetti fa il giocatore prima di tirare (quasi invisibili a velocità normale) e osservando quanto spazio prenda per frenare ed evitare di rovinare addosso ai cartelloni.
12° vs ROMA 03/04/21
In questa partita ci sono due gol belli che possiamo far entrare in combinazione in classifica per gesto e significato.
Il primo è Traoré che segna di petto. Tutto qui, semplicemente non penso di aver visto un gol di petto dai tempi di Svedese (che qualcuno chiama Tedesca o Ventuno). Poteva andarci di testa, ma perchè rinunciare ad essere Ironman?
Il secondo è una bella azione in cui Oddei si incunea molto bene palla al piede, Haraslin fa il giusto filtrante e Raspadori controlla la palla come se avesse tutto il tempo del mondo e pareggia. Un gol fatto dalle seconde linee, per pareggiare contro la squadra che ci ha soffiato il posto in Europa.
Bonus di questo gol, l’abbraccio a Magnanelli e le casse dello stadio che non partono bene dando l’impressione di un remix da discoteca anni ‘90 (SOUND ON).
11° BOGA vs GENOA 06/01/21
Non è stato l’anno di Boga, decisamente no se considerato con il 2020 da sogno. Ci sono stati però tanti (troppi) momenti in cui abbiamo detto “Boga è tornato”.
Questo è stato uno di quelli, il gol del 2-1 con cui il Sassuolo ha vinto contro il Genoa.
Locatelli recupera una palla defilata, avanza appena oltre la metà campo e poi apre il gioco in una maniera spaventosa per ampiezza e precisione. La difesa del Grifone non è messa male, è schierata e in superiorità numerica se contiamo il raddoppio su Raspadori. Il problema è che su Boga c’è solo Masiello.
Boga non si capisce cosa faccia, prima vuole controllare ma fa rimbalzare, poi finta il passaggio e in realtà non si sa bene come scavalca il difensore e poi di sinistro stecca sul secondo palo la palla del vantaggio. Nessuno ha capito cosa diavolo ha fatto, solo Boga.
Non è stato l’anno di Boga, ma quel giorno, con gol e assist, è stato il suo giorno.
10° RASPADORI vs VERONA 21/08/21
Entriamo nella top ten con un bellissimo fondamentale: il controllo.
Lo abbiamo già visto con Frattesi, come con il giusto tocco si possa azniché controllare il pallone, creare una situazione di vantaggio. Ecco, qui con il gol di Raspadori ne abbiamo la sublimazione.
Va detto che di questo gol non si nota la strana palla di Djuricic che sembra quasi voler prevedere quello che farà Raspadori, o comunque invitarlo. Il serbo infatti taglia il passaggio a mezz’aria in maniera da farlo rientrare sui piedi di Raspadori che se osservate non si butta contro i centrali, ma rallenta proprio per fermare il tempo.
Gunter è spiazzato, stava rientrando convinto di dover difendere lo spazio davanti lui, poi si deve fermare perchè capisce che la palla gli sta girando intorno. Nel momento in cui inchioda, Raspadori ha già scritto la sua sentenza.
Tocco perfetto e tiro piazzato. Da vedere e rivedere per spiegare come si possa segnare con il giusto stop.
9° BERARDI vs SAMPDORIA 24/04/21
La rovesciata è da sempre il gesto calcisitico per eccellenza, ma il bello di questo gol è come Berardi la interpreta ovvero nella sua iconica maniera sporca ma efficace di tirare.
L’azione su YouTube dura 48 secondi, un classico per il gioco di De Zerbi, dal momento che il Sassuolo butta la palla in area per tre volte. La prima la butta lo stesso Berardi che poi entra e comincia a fare l’elastico uscendo e rientrando in area. Interessante notare da questo gol quanto si muova Berardi, non passa praticamente un secondo fermo ad aspettare.
Defrel avrebbe l’occasione per il gol in acrobazia, e lo farà la partita seguente contro il Parma proprio su assist di Berardi, ma come sopra…niente gol doppi: la rovesciata di Mimmo “mangia” la girata di Gregoire.
La palla aggira l’area, va a destra, poi a sinistra. Nel frattempo Berardi è entrato in area un po’ a sorpresa, goffa respinta di testa di Colley e a questo punto il numero 25 ha tutto il tempo di coordinarsi. Come detto però, lo fa alla sua maniera.
Berardi è a Sassuolo da sempre, quasi 10 anni, e sembra calciare sempre la palla male o controvoglia, eppure riesce sempre a segnare. Anche questo è il caso, non è nemmeno un pallone così facile, ma lui riesce a pensare il movimento.
Si gira, prende le misure, fa perno su un piede e non salta come nelle “normali” rovesciate, ma si avviluppa su se stesso prendendo la palla in un movimento che sembra una catapulta al contrario, impattando la sfera con collo e un po’ di caviglia. Schiaccia a terra e nessuno capisce nemmeno che direzione possa prendere. Gol sicuro.
E come tutti i suoi gol sembra dire “mi andava di tirare così”.
8° KYRIAKOPOULOS vs LAZIO 23/05
Il gioco di De Zerbi era famoso per la fitta trama di passaggi e non per le fiondate che potevano partire da fuori area. In tutto l’anno ce ne sono state due molto belle, quella di Lopez contro la Fiorentina e questa.
Questa ha un sapore particolare perchè la segna Kyriakopoulos. Ai più non dirà nulla, ma chi segue il Sassuolo sa che il terzino greco ha in dote un sinistro potentissimo che spesso ha quasi spaccato i pugni ai portieri. La botta dalla distanza è stata spesso una minaccia, ma non sempre un’arma.
Nella stagione 2020/2021 infatti il terzino ha effettuato 24 tiri di cui 14 in porta. Tanti, tantissimi sia per il ruolo che per il numero assoluto. Per capirci, Theo Hernandez nella stessa stagione ha effettuato 13 tiri in porta, uno in meno. Eppure il nostro giocatore non aveva fatto nemmeno un gol. Fino all’ultima giornata.
A fine campionato, era il giocatore ad aver fatto più tiri in porta fra quelli che non avevano mai fatto gol. Il siluro contro la Lazio ha riportato la giustizia.
7° BERARDI vs LAZIO 12/12/21
Restiamo sulla Lazio e torniamo a Berardi.
Abbiamo detto come la sua tecnica sia spesso goffa negli occhi di chi lo vede eseguire un tiro, ma su un aspetto fondamentale Berardi è diventato semplicemente un campione: il tiro a rientrare sul sinistro.
Attenzione, questo è diverso dal “tiro a giro”, perchè Berardi non ha quasi mai puntato tutto sula precisione, bensì sulla potenza e la sorpresa. Berardi esplode il tiro con tutto il collo che ha, a volte ingannando il portiere sul primo palo (gol contro Crotone e Atalanta) e a volte scaricando la rabbia all’incrocio del secondo palo.
Questa è l’esecuzione più difficile, riceve, finta il tiro in principio e attira così tre giocatori contro. Si accorge che si è complicato la vita, allora sportella un difensore laziale e prima che il secondo accorra tira forte sul secondo.
Il tiro è diretto, preciso e letale, nonostante lui sia già in caduto e sembri un po’ indietro con il corpo (di solito con quella schiena la palla finisce in tribuna). Ma come detto, questo è stato l’anno di Berardi, l’anno in cui ha fatto sostanzialmente quello che voleva.
6° CAPUTO vs SPEZIA 06/02/21
Ora entriamo nella categoria di calcio erotico: l’azione dell’anno.
Quando ancora si dibatteva sul perchè costruire dal basso, con errori raccapriccianti in fase di impostazione da cui nemmeno il Sassuolo era esente, la squadra di De Zerbi rispondeva proponendo azioni di questo genere.
La palla parte da Consigli, semplice quanto vero. Caputo arretra e fa da pivot del gioco, attirando su di sé la pressione della difesa dello Spezia nonostante si trovi in pratica nella nostra trequarti. La sua è solo un’azione di disturbo, e infatti la palla viene violentemente buttata in fascia dove invece del terzino c’è Ferrari, il centrale di impostazione. Sembrava una palla pericolosa, invece era una trappola.
Ferrari serve un tracciante incredibile per Djuricic che fa una cosa senza senso, un velo o un tunnel o un leggero colpo di tacco. Insomma, quello che conta è che attira fuori posizione anche il secondo centrale dello Spezia e lascia scorrere la palla per Caputo che si sta infilando proprio nel varco lasciato dai due centrali.
Caputo lascia ad Obiang che deve solo lanciarlo. Siamo praticamente a metà campo e la difesa avversaria è stata fatta fuori da costruzione del portiere, senza un contropiede e con tutti gli elementi schierati.
Di suo Caputo non sbaglia, e concretizza un’azione impressionante che come avrebbe detto il compianto Josè possiamo sicuramente mettere nel “Manuale del Calcio”.
5° RASPADORI vs MILAN 21/04/21
Su questo i significati si sprecano, ma vale la pena riprendere il contesto con cui Raspadori doppia il Milan a San Siro e sbanca la Scala del Calcio.
Era Aprile e da appena due giorni era partito il polverone della “Superlega”. Il tentativo di colpo di stato dei grandi club contro i vertici UEFA aveva visto il Milan come attore non protagonista, club tirato dentro da Agnelli ma fra i primi poi a fare marcia indietro. La conferenza stampa di De Zerbi era stata storica.
“Domani non avrei piacere di giocare” aveva detto il tecnico riferendosi alla possibilità di non presentarsi per protesta. Tuttavia la società, nel rispetto dell’immagine seria e per non inasprire effettivamente le polemiche, aveva detto di andare e giocare. Certo, vincere è stata una vera goduria.
Il Milan avanti, poi il gol “di rapina” di Raspa a pareggiare e infine il definitivo 2-1, con Berardi che si accentra, serve e Raspadori che incrocia in maniera innaturale, quasi da fare incrociare anche gli occhi. Donnarumma osserva la palla baciare il palo e andare in buca.
Un gol iconico, forse il più iconico dell’anno?
4° SCAMACCA vs NAPOLI 01/12/2
Questo è molto semplice.
C’è semplicemente un ragazzo alto tre metri a cui arriva un cross in mezzo all’area, marcato da due difensori (uno è fra i migliori in Europa) con un terzo che sopraggiunge. Lui è talmente preoccupato che invece che cercare il guizzo di testa ad anticipare tutti, si crea lo spazio, la stoppa di spalla e tira una sassata sotto la traversa.
Supremazia tecnica ed atletica.
3° SCAMACCA vs MILAN 28/11/21
E anche qui non andiamo sul complicato.
Diciamo che senza Caputo e De Zerbi abbiamo perso nelle trame di gioco sofisticate, ma con Scamacca abbiamo guadagnato spettacolo puro quando si tratta di palla sul destro e campo libero.
Questo è l’unico gol del Sassuolo, peraltro, che DAZN ha inserito nella top 50 dei gol del 2021. E quella top 50 è anche il motivo per cui ci siamo detti “niente doppioni” fra questi gol. Questo gol è sì un tiro da fuori, ma non di sola potenza come quello di Kyria. Questo gol è sì un gol significativo perchè contro il Milan, ma è anche il gol che ha lanciato Scamacca sulle prime pagine del mercato.
Non è normale che una prima punta riesca a controllare e calciare il pallone con questa tecnica. Giancluca è giocatore davvero sui generis per come interpreta il ruolo, andando a volte ad incassellarsi fra i trequartisti per la sua voglia di ricevere palla bassa e pulirla.
Il Milan perde palla con Raspadori indiavolato nel recupero. Scamacca fa proprio quello che dicevamo, ovvero viene incontro al pallone per riceverlo. La difesa del Milan, forse impaurita dall’improvvisa perdita del possesso, non lo segue e continua ad arretrare. Scelta giusta, visto che Raspa e Berardi li puntano e rischiano di entrare fra le linee in controtempo.
Ma Scamacca ha spazio, e la piazza così.
2° BERARDI vs MILAN 28/11/21
Vogliamo però premiare con il secondo posto il giocatore dell’anno: Domenico Berardi.
Il suo è stato un miglioramento lineare quanto inaspettato. Inaspettato perchè dopo questi numeri, dopo una stagione 2020 fortissima, dopo tutto quello che ci aveva fatto vedere, non ci saremmo aspettati di vederlo ANCORA più forte.
Oggi Berardi è semplicemente uno dei cinque giocatori più forti del campionato, l’ala più forte, il mancino più temuto, il giocatore più furbo. Un ragazzo di 27 anni in controllo di tutto, dai tempi ai tocchi. E il gol con cui devasta Romagnoli è il compimento perfetto di questo processo.

A parte che Matheus Henrique recupera palla con una rouleta non da poco e con un intervento a gamba tesa che forse anni fa avremmo preso per cartellino rosso, ma che per fortuna oggi chiamiamo “garra charrua”. La palla arriva a Berardi e lui con un gioco di bacino la porta sul sinistro.
Guardate bene, lui riceve spalle alla porta sul destro, e lui il destro a momenti non lo usa nemmeno a camminare. Non si sa come riesce a fare una sorta di gioco di prestigio tipo quelli in cui ti spostano le carte quando non guardi ed ecco che è girato sul sinistro e punta Romagnoli. Ora la situazione è pericolosa.
In questo anno abbiamo capito una cosa, Berardi sul sinistro può far succedere di tutto. Il difensore deve raddoppiare i suoi tempi di elaborazione, il portiere deve scaldare il piede di appoggio, i compagni devono partire. Ormai è una miccia accesa, e ad esplodere tocca a Romagnoli.
Non dilunghiamoci nel paragone fra questo dribbling e quello con cui Messi ha impalato Boateng in Champions, ovviamente i livelli sono altri. Ma l’esecuzione è egualmente perfetta, la messa a terra del difensore meno ridicola, ma comunque violenta, il gol finale ha il sapore di impotenza che viene solo di fronte ai giocatori superiori.
E Berardi ora è un giocatore superiore.
1° LOPEZ vs JUVE 27/10/21
Però vince questo dai.
Ma di cosa stiamo parlando? Non si riesce nemmeno a commentare.
Scamacca riceve defilato e la smista a Berardi con una serenità che fa pensare allo schema. Quello che fa Berardi è oltre ogni limite, una giocata di livello europeo, mondiale, quello che volete. Spalle alla porta, De Ligt lo pressa il giusto, riesce a pulire e scoprire il pallone come sempre (dote sviluppata a spese di molti calci nelle gambe negli anni) e disegna una traiettoria fuori dall’immaginazione di tutti gli spettatori.
Solo Lopez sembra averlo capito, e bisogna essere davvero dei matti per spingersi così avanti all’ultimo minuto sull’1-1 in casa con la Juve. Qualsiasi squadra si sarebbe accontentata del pareggio all’Allianz Stadium, ma non Maxime Lopez. Non questo Sassuolo che infatti stava già mandando un secondo uomo per ricevere l’assist dal francese.
Ciliegina sulla torta, l’esultanza alla CR7 di Maxime sotto la curva ammutolita della Juventus.
La prima vittoria all’Allianz fu Juventus Stadium è stata un capolavoro tecnico tattico che questo gol incornicia alla perfezione.
Al 2022, e ad altri gol così !