EDITORIALE. Tutti al VARe

C’erano molte incognite sulla prestazione della squadra, dopo la sconfitta con il Milan e l’esclusione dalla lotta europea. Napoli Sassuolo ha risposto in parte a quasi tutte le domande di noi tifosi.

Il primo punto era capire come si sarebbe mosso De Zerbi, se avrebbe onorato la competizione e la sfida, oppure avrebbe fatto riposare giocatori ormai allo stremo concedendo minutaggio ai primavera visto finora. La risposta è stata netta, schierando l’undici migliore possibile. I giocatori sono stati peraltro tenuti in campo molto, più del solito.

A parte Toljan, subentrato a Muldur anche in ottica di recupero fisico dopo un tempo, gli altri innesti Raspadori, Kyriakopoulos, Haraslin e Manzari sono stati buttati nella mischia quando mancavano meno di 15 minuti. Una controtendenza rispetto agli inizi, in cui De Zerbi giostrava il piano gara su tutti i 45 minuti.

Ci si chiedeva di Boga, e l’ivoriano non è stato nemmeno convocato. Risentimenti muscolari, punizione del mister che ha accusato qualcuno di non averci creduto contro il Milan? Non lo sappiamo, sappiamo solo che al suo posto abbiamo visto Traoré, ancora non propriamente a suo agio.

Altro punto era la motivazione e la qualità della prestazione. C’era più di un dubbio sul morale, testimoniato peraltro dalla redenzione dei capelli di Caputo, e sulla performance attesa. Su questo punto potrebbe aprirsi un dibattito.

Avevamo visto un Napoli non brillante nelle ultime uscite, ma si è visto come Gattuso avesse preparato con molta cura tattica e motivazionale questo incontro, quasi per non voler sfigurare contro un Sassuolo che aveva paragonato al Barcellona. Il Napoli ha giocato e creato con molta intensità ed è arrivato 21 volte al tiro, creando diverse occasioni davvero pericolose. Al di là del jolly pescato da Hysaj, due gol meritatissimi vista la produzione.

Il tasto dolente invece è: come giudicare quattro gol in fuorigioco? A livello statistico c’è un buco, al Sassuolo vengono conteggiati solo 2 tiri in porta e 0.68 expected Goals, un bottino tutto sommato non eccezionale. Ma se contassimo le occasioni annullate a Berardi, Caputo e due volte Djuricic, i tiri nello specchio sarebbero 6 (poco meno degli 8 del Napoli) e gli exG molti di più.

Il fuorigioco non vale, questo è chiaro e giusto. Diciamo chiaramente che nessuno dei quattro gol era da convalidare perchè se anche di una spalla, i giocatori erano sempre al di là di Koulibaly. Ma in tutte le occasioni parliamo di pochi centimetri, forse invisibili senza il VAR. E parliamo di azioni sviluppate e costruite con merito e con un Napoli rapito.

Per una volta siamo stati efficaci, superando il portiere ben 4 volte dopo una costruzione verticale. Peccato per la beffa delle linee iper precise che sono un bell’aiuto quando annullano agli altri, ma fanno innervosire parecchio. Il calcio è una questione di centimetri? Lo sviluppo e la bontà di un’azione deve essere giudicato a livelli micro? Il vantaggio di 200 mm di spalla di un giocatore sul difensore è tale da considerare irregolare il gol?

Domande che vi lasciamo, alle quali la risposta è più filosofica che scientifica.

E’ sembrato di vedere uno dei primi Sassuolo di quest’anno, bravo nelle intenzioni, ma un po’ sfigato. Distratto in difesa sulle singole interpretazioni, ma capace di far tremare le difese con tre passaggi. E’ finito il momento del turbo-Sassuolo, inarrestabile dopo il covid e collezionista di scalpi da prime posizioni? Stiamo già pensando a dove trascorrere le meritate ferie?

L’impressione è che De Zerbi non voglia mollare nulla e usare i prossimi incontri per testare e far crescere i propri giocatori. Aumentare le sue convinzioni e la convinzione in campo. Lavorare sulla sicurezza e il morale degli uomini, a tutti gli effetti oggi tallone d’Achille.

Brutte notizie per i giovani, probabilmente ci sarà spazio solo ad Udine.

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