POTM Aprile 2022 – Maxime Lopez

Fare rumore nel calcio significa una cosa sola, ovvero comparire nei tabellini.
Se la Storia la fanno i vincitori, le partite le fanno i marcatori, gli eroi che imprimono il loro cognome nella pietra dei tabelloni luminosi a bordo campo e delle infografiche a scomparsa in tv. Solo loro, nessun altro.
O meglio, qualcun altro sì, anche grazie al fantacalcio, ha cominciato a far capire che dietro al gol ci sono anche assist, ci sono rigori fatti, sbagliati o parati. Ma dopo di questo niente di che, niente di più per descrivere quel sottofondo di azioni e trame che un giocatore crea in 90 minuti.
È difficile rendere bene l’impatto di un calciatore mettendo a fine partita il numero di passaggi conclusi, sia perchè ci sono passaggi decisivi e non (cosa che non vale per i gol) e sia perchè onestamente in pochi di fronte al numero saprebbero dire “tanti” o “pochi”. Il gol è binario, o è o non è, mentre il passaggio, l’azione, il recupero, la trama o l’apertura hanno tante sfumature di qualità.
Ma se vi dicessi Duemilatrecentodiciotto?
È il numero totale di passaggi completati da Maxime Lopez in questa stagione per il Sassuolo, tenendo conto di due partite mancanti. Con una media di circa 70 a partita concluderà verosimilmente oltre i 2.400 passaggi.
La sua stagione è stata silenziosamente decisiva, faro insostituibile del centrocampo, ingranaggio tolemaico al quale tutto ruota attorno. Pallone compreso. Ed è per questo che abbiamo deciso di eleggerlo calciatore del Mese di Aprile all’unanimità in redazione.
Questo mese non è stato uno dei più brillanti del Sassuolo, ma nemmeno uno dei più facili. Contro Lazio, Atalanta, Cagliari e Juventus i neroverdi hanno portato a casa solo 3 peraltro forse insperati con un’ottima prestazione contro la Dea.
Non male nemmeno quella contro la Lazio, con un grande Traorè. Pessima quella contro il Cagliari e sfortunata quella contro la banda di Allegri. Incommentabile la quinta uscita contro il Napoli.
In queste partite, fra alti e bassi di difensori e attaccanti, Lopez è stato una costante paragonabile ad una legge fisica. Contro Juve e Napoli la sua percentuale di realizzazione dei passaggi ha toccato il 95% (viaggia ad un 91% in media stagionale, all’ottavo posto in tutta la serie A). Ha tenuto una distanza progressiva media di 416 m a partita, e su questo dato è primo in Serie A.
Lopez ha fatto avanzare complessivamente la palla per 5.892 metri con la conduzione e per 12.193 metri passandola. In totale, grazie a Lopez, il Sassuolo ha fatto salire il pallone verticalmente per oltre 18 km in questa stagione: sono oltre 500 m ogni sua partita da titolare, cioè circa 5 volte da porta a porta in ogni partita.
Vedete voi.
È attualmente anche il primo giocatore per tocchi in Serie A sopra Milinkovic-Savic e il primo per passaggi nell’ultima trequarti di campo: ne ha fatti 14 contro l’Atalanta e 12 contro la Juventus.
La partita contro l’Atalanta è stata monumentale, forse solo parzialmente oscurata dalla grande coralità del successo, ma con numeri fuori dal comune: 7 azioni da tiro create, 2 azioni da gol create, 1 assist, 3 tiri, 1 assist e 2 dribbling su 2 riusciti.
Una prestazione da centrocampista totale, non quella di un semplice mediano relegato a compiti di impostazione. Lopez è il motore probabilmente insostituibile nel Sassuolo e se difficilmente sarà visto come uno dei migliori della stagione, lo vogliamo omaggiare con il riconoscimento di Aprile.
Non sarà giovane come Traorè o italiano come Raspadori, Berardi, Frattesi e Scamacca. Ma il ragazzo dopotutto ha ancora solo 25 anni e un intero centrocampo sulle spalle da una stagione. Nel Sassuolo delle “5 Stelle” del mercato, Maxime Lopez non pulsa ad intermittenza, ma brilla d’una luce bianca e semplice da sembrare perpetua ed inestinguibile in mezzo al rettangolo verde.