Il Sassuolo non ha mai difeso così bene

Forse ci eravate già arrivati, forse era un’impressione o forse avete visto un po’ di numeri. Fattostà che è così, il Sassuolo sta difendendo nettamente meglio del solito.

Questa è senza dubbio una novità, per una squadra nota e desiderosa di farsi notare per il suo gioco spregiudicato e offensivo. Ma soprattutto per una squadra nota ai suoi tifosi più accaniti per la semplicità dei gol concessi praticamente negli ultimi 5 anni.

In queste prime uscite di campionato invece, escludendo la debacle contro il Modena in Coppa Italia, l’andamento è stato abbastanza positivo: soltanto 5 gol subiti, peraltro in due partite. E 3 di questi 5 tutti nella prima partita.

L’esordio con la Juve non faceva certo ben sperare, così come le amichevoli estive in cui il Sassuolo aveva fatto fatica a non prendere gol persino contro le squadre delle categorie inferiori. Eppure nelle ultime partite la concentrazione difensiva è stata tale da portare a due clean sheets consecutivi, sommati al primo contro il Lecce.

Per intenderci, il Sassuolo lo scorso aveva raggiunto il terzo clean sheet alla 26esima giornata (ed era stato l’ultimo). Con De Zerbi avevamo aspettato la nona, la quindicesima e la decima giornata in ordine cronologico nelle sue tre stagioni.

Al di là del numero, però ci sono dati qualitativi ben più confortanti.

Innanzitutto gli avversari affrontati: il Sassuolo ha già incontrato Juventus e Milan, così come due neopromosse e una squadra di metà destra della classifica. Secondo un nostro coefficiente, ha affrontato una difficoltà media di 0.9, contro una difficoltà di 1.1 e 0.5 dei due anni precedenti.

Ai fini delle nostre analisi, infatti, ha senso recuperare i dati dello scorso anno (il primo di Dionisi) e l’ultimo di De Zerbi, senza andare oltre.

I gol subiti finora sono 5 e sono pari alla stagione 15/16, ovvero un risultato mai più raggiunto negli anni successivi. Ma al di là del numerino, andando in profondità scopriamo numeri addirittura migliori. A livello qualitativo il numero di xG concessi è di 5.49, che è di più rispetto ai 4.75 della citata stagione dell’Europa, ma meglio di tutte le altre stagioni!

Ma andando a togliere i rigori, cioè prendendo in considerazione solo la qualità dei tiri concessi su azione si arriva a 3.97: un record per le prime cinque giornate per il Sassuolo, mai così poco!

Questo può essere dato da due fattori, o la qualità dei tiri degli avversari è peggiorata, o sono diminuite le conclusioni contro. Ed è proprio questa seconda opzione quella che ci riguarda: ad oggi il Sassuolo ha incassato 9,8 tiri a partita di cui solo 1,8 in porta. Sono entrambi due record, e addirittura il numero di tiri in porta dimezza il precedente record (3,6 tiri in porta a partita nel 15/16, il doppio).

Sulla qualità si potrebbe ancora lavorare, e questo un po’ dovrebbe sorprendere. Il Sassuolo era famoso non solo per concedere tante occasioni, ma per concederle facili. Ora, logicamente queste metriche non misurano i passaggi sbagliati “da polli” che spesso generano i gol, solo la facilità della posizione del tiro avversario. È notevole però che il Sassuolo abbia ridotto prima il numero di conclusioni, che solitamente è più difficile rispetto al ridurre la qualità.

Merito va dato certamente alla difesa. Abbiamo visto ad occhio nudo come l’inserimento di Erlic stia riuscendo bene e stia alzando anche le prestazioni di un Ferrari forse meno brillante rispetto al solito. Oltre a Consigli, sempre più certezza, e con l’inaspettato innalzamento di Kyriakopoulos. Il suo sostituto Rogerio non aveva mai brillato per doti di retroguardia, ma nelle ultime uscite ha concesso poche sbavature, come Toljan.

Ultimo tassello deve essere certamente il centrocampo. È oggettivo che con tre giocatori di movimento si difenda meglio che con due. De Zerbi aveva creato la coppia di mediani per supportare i 4 attaccanti, ma già ai suoi tempi questa non sembrava una soluzione del tutto funzionante. 

Con il fisico di Frattesi o Thorstvedt e la compresenza di Henrique e Lopez, due mediani teoricamente, il Sassuolo occupa molto meglio l’ampiezza della seconda linea e sembra meno propenso a sviste del tipo il gol di Leao dopo 6 secondi, perfetto esempio di come si può occupare male lo spazio.

Ovviamente siamo solo agli inizi, e tutto questo difendere ha logicamente un contrappasso nella parte offensiva la quale, orfana di 26 gol fra Scamacca e Raspadori, stenta a carburare. Ma va detto, e ridetto e ridetto, che è supportato dai dati che per arrivare in posizioni alte di classifica sia più utile difendere bene anziché attaccare bene.

Forse in maniera intelligente, Dionisi ha capito che per questa stagione non poteva scatenare la macchina da gol dello scorso anno e che conveniva lavorare sul punto debole. Un rischio non da poco, una decisione per nulla banale che se azzeccata potrebbe davvero dimostrare una maturità interessante nel giovane tecnico toscano, alla sola seconda stagione in A.

L’esultanza per lo 0-0 contro il Milan sembra andare in questa direzione. Forse il Sassuolo non segnerà oltre 60 gol come negli ultimi 3 anni, ma perfezionando la difesa potrebbe paradossalmente regalare più soddisfazioni. 

Dopotutto, tutti glielo abbiamo chiesto almeno una volta.