10 anni di serie A – le risposte alle vostre domande

Eccoci, non ci eravamo scordati. Purtroppo le domande sono state tante e alcune hanno richiesto un riesame per intero di tutte le partite dei neroverdi in questi anni!
Mettiamo già le mani avanti, di tutte le domande non abbiamo trovato risposta, alcune rimangono non impossibili ma comunque tremendamente onerose da recuperare. Abbiamo fatto il possibile, e ovviamente senza metterci un euro perchè adesso non è che c’abbiamo la grana per andare da Opta.
Alcuni ci hanno commentato, altri hanno riposto alla storia e infine anche su Facebook. Dovrebbe averle raccolte tutte e quindi cominciamo in ordine circa cronologico.
- andrea.delmastro7 chiede:
DIFFERENZA DI RENDIMENTO CON E SENZA BERARDI
I più attenti al podcast sapranno già che Berardi ha saltato 81 partite sulle 380 disponibili, che sono un numero considerevole. Il vero tema sono le partite in cui è subentrato, che fortunatamente non sono molte, solo 21, perchè giustamente che fai? Non lo metti?
Quello che sappiamo per certo è la media del Sassuolo CON Berardi: 1,4 punti a partita, 1,5 gol fatti e 1,5 subiti. Sono curiosamente tutti alti più di un decimo della media del Sassuolo complessiva, che fa 1,3 punti a partita, 1,4 gol e 1,6 li subisce.

Nelle partite senza di lui infatti la media punti crolla a 1, non è poco, i gol a 1,1 e i gol subiti a 1,7. Parliamo di un uomo che mette lo zampino in un gol su tre tra gol e assist, quindi è normale che il suo essere titolare migliori del 40% la resa della squadra.
2. edo.rub chiede:
RATIO PASSAGGI GIOCATORI PELATI VERSUS GIOCATORI CON CAPELLI
Qui si arriva ad un punto nevralgico, perché la richiesta è lì per lì opinabile: cosa si intende per pelati? Anche chi si rasa? E chi lo è stato per un po’?
Anche per questioni di body shaming, diciamo che distingueremo le due categorie in capelluti e “diversamente capelluti”. Volendo restringere il campo a chi veramente rasenta lo zero, il Sassuolo ha avuto pochi giocatori diversamente capelluti.
Li elenchiamo: Paolo Cannavaro, Alberto Pomini, Simone Zaza, Vlad Chiriches (non da subito) e Paolo Bianco.
A questi si aggiungono una serie di “rasati” border-line che non sappiamo come valutare, ad esempio Demiral, Obiang, Babacar…giocatori non certo dalla capigliatura leonina, ma che momentaneamente consideriamo nei capelli.
Stante così le cose, i diversamente capelluti sono il 5% dei giocatori del Sassuolo giocando il 5,5% dei minuti totali e contribuendo al 4,5% delle reti e 3-4% dei passaggi.

Siccome la domanda verteva sui passaggi, i giocatori pelati hanno una precisione dei passaggi del 90%, contro l’81% di chi ha i capelli. I giocatori “rasati” arrivano al 86% costruendo così un incredibile correlazione tra capelli e abilità nel passaggio.
A livello di ratio, poi, i giocatori calvi hanno concluso in media 722 passaggi a testa contro i 543 dei capelloni. Ulteriori dati sono disponibili per approfondimento.
3. luca.saccomanno chiede
MEDIA PUNTI CON OGNUNA DELLE TRE MAGLIE
Questa è stata una delle domande più impegnative perché il dato non è raccolto, è stato quindi necessario visionare le partite una per una (fermandosi all’anteprima, grazie a Dio).
Abbiamo giocato 236 partite su 380 con la maglia neroverde, la prima, che quindi si è presa il 62% delle partite. Con la seconda, quelle bianche, 104 partite, mentre con la terza maglia nel mitico blu Mapei solo 38 cioè il 10%. Comunque una stagione intera volendo fare un paragone.
I più accorti noteranno come manchino 2 partite. Sì perché nella stagione 2018/2019 la terza maglia è stata gialla ed è stata utilizzata appunto in un paio di occasioni. Blu era però la seconda maglia del portiere.

La maglia con la miglior media punti è quella neroverde: 1,35 punti a partita, 1,4 gol fatti e 1,5 gol subiti. Segue attaccata quella blu a 1,29 punti. Ultima la maglia bianca, 1,14 punti, che è la più sfortunata.
In realtà, nonostante le sole due partite, è la gialla la peggiore visto che abbiamo fatto un punto in due partite e due soli gol segnati. Insomma, esperimento da non ripetere.
Alcune chicche?
Andrea Consigli ha vestito neroverde, infatti nella stagione appena conclusa 22/23 contro la Juventus il portiere ha indossato la prima maglia invece che una delle due maglie da portiere previste (rossa e gialla, rispettivamente). Il motivo bene bene non si sa, ma è stato molto bello.
Inoltre per due partite il Sassuolo ha giocato con dei pantaloncini diversi da quelli previsti. Sapete dirci quali? Scrivetelo nei commenti all’articolo. (Indizio: l’avversario era sempre lo stesso).
4. lorenzodifranco chiede
GOL/ PRESENZE ITA VS GOL/PRESENZE EXTRA
Abbiamo realizzato 511 reti con nostri giocatori (abbiamo tolto gli autogol).
Di questi, 368 da giocatori italiani su un totale di presenze di 3.382 per un rapporto di 0,10 gol fatti a partita.
Con giocatori non italiani invece 143 reti in 2.135 presenze, con il rapporto che scende a 0,6.
Pesa ovviamente l’effetto Berardi e che, se ci pensate, tra Scamacca, Caputo, Pinamonti e Zaza abbiamo avuto solo raramente (Defrel) una punta non italiana.
5. damiano9766 chiede:
TOTALE GIOCATORI DIVERSI ITALIANI SCESI IN CAMPO
Sono stati 73 in tutto, sui 120 totali che hanno messo piede in campo per almeno un minuto di serie A.
6. piccio.09 chiede:
CON CHE SQUADRA SIAMO USCITI DALLA CONFERENCE?
Domanda non del tutto chiara, forse si intende con che squadra abbiamo perso la qualificazione in Europa? Nel caso ecco, per stagione, la giornata e la squadra con cui abbiamo perso la qualificazione:
- 13/14 alla 30^giornata con Sassuolo Sampdoria 1-2
- 14/15 alla 34^giornata con Sassuolo Palermo 0-0
- 15/16 qualificati alla Europa League
- 16/17 alla 31^giornata con Atalanta Sassuolo 1-1
- 17/18 alla 32^ giornata con Sassuolo Benevento 2-2
- 18/19 alla 33^ giornata con Udinese Sassuolo 1-1
- 19/20 alla 36^giornata con Napoli Sassuolo 2-0
- 20/21 alla 38^giornata con Sassuolo Lazio 2-1
- 21/22 alla 35^giornata con Napoli Sassuolo 6-1
- 22/23 alla 35^giornata con Inter Sassuolo 2-1
P.S. si considera sempre la qualificazione per piazzamento in campionato, esulando dalla qualificazione ottenuta mediante Coppa Italia.
7. andreatoni_ chiede:
QUANTE LAVAGNETTE DEI CAMBI HA ALZATO REMO MORINI?
Allora su questo non sono purtroppo disponibili sempre immagini video e/o statistiche, quindi non possiamo essere sicuri che Remo Morini abbia SEMPRE alzato la lavagnetta e non abbia mai avuto un’assenza o una malattia…personalmente, però, noi ricordiamo sempre lui.
Supponendo quindi che il buon Remo sia sempre stato “titolare” e abbia provveduto a tutti i cambi, sia dentro che fuori casa, allora in tutto ha alzato 1.337 volte la lavagnetta essendo questo il numero totale dei cambi.

Considerato che il Sassuolo avrebbe potuto ricorrere 1.394 al cambio (prima erano 3, poi dopo il lockdown sono diventati e rimasti 5), significa che l’utilizzo medio dei cambi da parte degli allenatori è pari al 96%.
Il Difra è quello che ha fatto più cambi, 439 su 441 quindi oltre il 99%, ma De Zerbi è poco sotto con 431 cambi grazie alla modifica del regolamento. Bucchi è l’allenatore con la più alta percentuale di cambi, avendone fatto tutti i 42 cambi disponibili nelle sue 14 partite.
Invece chi ne fa meno relativamente è Dionisi, che con 340 cambi su 380, cioè solo l’89% di quelli che poteva fare.
8. gibbe41 chiede:
RENDIMENTO ANNO PER ANNO DOPO LA SOSTA NAZIONALI?
La domanda è ampia e si presta a molteplici interpretazioni, proviamo a darle il senso statistico più interessante sperando che sia quello desiderato, ovvero il rendimento delle partite dopo la sosta in rapporto a quelle di quella stagione.
Anche la definizione di “dopo la sosta” è ampia perché di quante partite parliamo? Consideriamo 2 partite, presupponendo che alla terza partita la condizione sia ormai più prossima ad essere ripresa (o persa).
Siccome la domanda diceva “anno per anno” allora esaminiamo ogni stagione, anche quando non c’erano molti convocati in nazionale.
13/14 > ci furono circa 4 soste, con una media punti di 1,5 dopo di esse. Confrontati allo 0,89 di media nell’anno della salvezza, il rendimento dopo gli stop fu decisamente migliore.
14/15 > nella seconda stagione la media dopo le soste fu di 1,75 superiore al 1,29 della stagione. Questo nonostante il 7-0 dell’Inter dopo la sosta di settembre. Questo è stato l’anno con il migliore rendimento e con anche l’unico caso di due vittorie consecutive (a Novembre).
15/16 > Nell’anno dell’Europa, con una media punti di 1,61, dopo le soste la media fu 1,12. In quell’anno le soste cominciarono ad essere un problema.
16/17 > L’anno seguente la media stagionale si ribassò a 1,29 visti i punti identici al secondo anno. Dopo le soste i punti in media furono sempre 1,12 con appena due vittorie.
17/18 > Nell’annus horribilis la media post nazionali crollò a 0,75 contro il 1,13 di media complessiva. Qui si paga l’effetto per cui la sosta nazionale è triplice durante l’autunno e con solo uno slot verso Marzo: tre soste su quattro furono gestite nel periodo di crisi di risultato.
18/19 > Il primo di De Zerbi i punti furono uguali quindi la media sempre a 1,13. La media post nazionali invece tornò a 1,125 quindi praticamente pari..
19/20 > Causa covid furono solo 3 le pause nazionali in questa stagione. La media fu di 1,16 contro 1,34 di una stagione che si riprese proprio dopo il lockdown.
20/21 > Nella stagione a porte chiuse la media post nazionale fu di ben 1,5, ma la stagione andò da record con 1,63. Di conseguenza, ancora inferiore.
21/22 > Con Dionisi il Sassuolo chiuse a 1,32 e dopo la nazionale ebbe un rendimento di 1,375. Dopo molto tempo, arriva il sorpasso.
22/23 > L’anno del Mondiale d’inverno la media è stata di 1,18 ma dopo le soste il rendimento fu di 0,875 con un picco di 2 sconfitte consecutive dopo il Mondiale. Nettamente inferiore.

In conclusione su 10 anni, solo in 3 casi il Sassuolo ha reso di più dopo la sosta rispetto alla norma: le prime due stagioni e la prima stagione di Dionisi. Questo si può spiegare parzialmente per il fatto che nelle prime due stagioni i convocati in nazionale erano ancora pochi: al crescere delle prestazioni e dei convocati, il Sassuolo ha diminuito il suo rendimento. Le soste, insomma, sono più volte un problema che un vantaggio.
9. darioetresette chiede:
GIALLI E ROSSI PRESI SU BERARDI
questo dato non è purtroppo raccolto dalle piattaforme che conosciamo (o a dirla tutta, quelle gratis).
10. marco.anse07 chiede:
QUANTE PARTITE AL LUNEDì SERA
Considerando come “sera” le partite che cominciano dalle 20 in poi, sono state in tutto nove.
11. mbeppe7 chiede:
NUMERO DI FINTE E STERZATE DI MIMMO
Anche questo dato è comprensibilmente fuori dalla nostra portata. Contando che Berardi ha realizzato 605 tiri in questi anni, possiamo immaginare ALMENO 500 di queste visto che dopo gli piace concludere.
12. marco.bazzi chiede:
MEDIA SPETTATORI DI QUESTI ANNI
&
PARTITA CON AFFLUENZA PIU’ ALTA
La partita con l’affluenza più alta è stata il 22 Settembre 2013 e forse in molti la ricorderanno visto che fu Sassuolo-Inter 0-7. Statisticamente se chiedete ad un sassolese se c’era a quella partita, vi risponderà di sì.
C’erano ben 22.001 spettatori, e forse tu eri proprio quel ventiduemillesimeuno.
La media spettatori invece è stata in questi 10 anni di 10.790 spettatori (che su 191 partite fanno un totale di 2 milioni di spettatori, ma ovviamente non unici)

Questo però se si considerano anche le 3 stagioni influenzate dal COVID, cioè la 19/20-20/21-21/22. Escludendo queste tre la media arriva a 12.575 spettatori.
La stagione con la maggior affluenza è stata la prima, con 13.885 spettatori medi, mentre la peggiore quella 17/18 con 11.237 spettatori per una delle peggiori stagioni effettivamente.
Dal momento in cui la capienza del MAPEI Stadium è stata ridotta a 21.525 posti, non si potrà mai eguagliare il record di Sassuolo-Inter. Inoltre facendo due conti, potrete agilmente capire che la media di saturazione dell’impianto è intorno al 58%.
13. nicoimmooo chiede:
PERCENTUALE DI GOL DI BERARDI SU TUTTI I GOL DEL SASSUOLO
Con 113 gol su 527 siamo al 21% per lui. Se togliamo gli autogol sono 113 su 511 quindi si arriva al 22%. Comunque uno su cinque.
14. marcosta_07 chiede:
ITALIANI DEL SASSUOLO ANDATI IN NAZIONALE
Il primo è stato Simone Zaza, convocato da Antonio Conte il 4 Settembre 2014 per l’amichevole contro l’Olanda e l’incontro di qualificazione ad Euro 2016 contro la Norvegia. Proprio in quell’occasione (9 Settembre) segna il primo gol di un giocatore sassolese in nazionale.
Curiosamente Nicola Sansone e Lorenzo Pellegrini sono stati convocati nelle estati poco prima di andare via da Sassuolo, 2015 e 2017, facendo quindi solo una presenza da neroverdi. Anche Francesco Acerbi ha fatto solo 2 presenze in Nazionale da neroverde su un totale di ben 31, entrando nel giro da laziale.
Come ben saprete Domenico Berardi è entrato nel giro della nazionale nel 2018, ma poi ci è rimasto grazie a Dio.
Due presenze anche per Stefano Sensi da neroverde, e solo una anche per Matteo Politano. In generale come vedete nei primi anni c’era la tendenza a convocare giocatori solo “dopo” il Sassuolo.
La gestione Mancini e quella De Zerbi hanno cambiato le regole. Oltre a Domenico, sono arrivati all’azzurro anche Manuel Locatelli, Giacomo Raspadori, Francesco Caputo e Gian Marco Ferrari. Grazie invece a Dionisi Gianluca Scamacca, Davide Frattesi e Andrea Pinamonti.
In totale sono quindi 14 i giocatori italiani arrivati in nazionale (su un totale di 73 ci dicevamo, quindi un’ottima media). Tre è il numero massimo di giocatori convocati in un unico giro, così come tre è il numero di giocatori neroverdi laureatisi campioni d’Europa.
Per il Sassuolo hanno poi giocato i due giocatori con il maggior numero di presenze in serie A a non essere mai stati convocati in Nazionale: Paolo Cannavaro e Andrea Consigli (che ne ha fatte giusto 475).
15. marcozava97 chiede:
QUANTI GOL DI TACCO?
Oddio avvocato…anche su questo ci appelliamo all’impossibilità, ne ricordiamo giusto uno di Caputo molto bello.
16. riccardo bini chiede:
QUANTI SOLDI HA INCASSATO E QUANTI NE HA SPESI?
&
QUANTI GIOVANI LANCIATI DAL VIVAIO?
Per i soldi facciamo affidamento ai dati di Transfermarkt anche se non sono sempre coincidenti e aggiornati con i bilanci.
In tutto il Sassuolo ha speso 404 milioni, mentre ne ha incassati 353 con un saldo quindi NEGATIVO di circa 50 milioni.
Forse è un dato che non vi aspettavate, ma come detto i dati non sono precisi al 100% (ad esempio l’affaire Berardi conta molte volte tra gli avanti e indietro con la Juventus). La verità però è che il Sassuolo spesso reinveste quanto fa e che ha dovuto sostenere un primo anno faticoso.
Nel pazzo mercato del 13/14 sono stati spesi 46,5 milioni contro i soli 5 incassati, cioè un debito di 41 milioni che ha dovuto recuperare piano piano. L’anno più redditizio è stato invece lo scorso con 75,84 milioni incassati, ma nel 20/21 siamo riusciti a fare un saldo di oltre 31 milioni in positivo.

Per quanto riguarda invece i giocatori lanciati dal vivaio, qui avevamo fatto un articolo più qualitativo. Se contiamo semplicemente i ragazzi della Primavera che il Sassuolo ha fatto esordire siamo a 16 e sono:
D’Andrea, Oddei, Samele, Karamoko, Raspadori, Turati, Piccinini, Manzari, Ghion, Sernicola, Odgaard, Scamacca, Pierini, Adjapong e Fontanesi, Gliozzi.

Non è incluso ovviamente Domenico Berardi che ha esordito in serie B.
17. alessandro galeazzi chiede:
NUMERO DI TIFOSI IN TRASFERTA CON RECORD DI MASSIMO E MINIMO
La domanda oltre che interessante proponeva anche una birra in regalo per ogni tifoso nella partita di minimo. Il dato purtroppo non esiste perchè lo deve comunicare la società e non sempre lo fa, anzi quasi mai come quasi tutte. Oltre che i tifosi in curva ospiti, infatti, si dovrebbero contare anche quelli che optano per la tribuna ma sono comunque in trasferta.
Abbiamo recentemente un esempio di minimo, con i 4 tifosi a Cosenza per la Coppa Italia. Per il campionato dobbiamo affidarci alle ricerche su Google e meno dei 16 tifosi all’Allianz Stadium non ne troviamo.
Comunque non c’è certezza, sedici birre sono invitanti ma non le vogliamo a meno di ufficialità.
18. georgegiovini chiede:
RAPPORTO GOL FATTI SOTTO LA NOSTRA CURVA E SOTTO LA CURVA AVVERSARIA IN CASA
Questa è stata nettamente la domanda più difficile che ha richiesto un riesame di tutto. Per capire infatti quanti gol si sono fatti sotto la nostra curva e quanti sotto quella degli avversari è stato necessario esaminare quanti gol fatti in ogni tempo e da che parte dello stadio abbiamo cominciato ad attaccare.
Combinando queste due informazioni, ed escludendo le partite a porte chiuse durante il Covid, otteniamo che sotto la nostra curva sono stati segnati 111 gol contro i 108 sotto la curva degli avversari. Di fatto, praticamente parità.

Se poi estendiamo l’analisi anche alle partite in trasferta, anche qui con alcune premesse perché in certi stadi entrambe le curve sono riservate ai tifosi di casa e che per due partite alla Dacia Arena la curva era letteralmente demolita, troviamo quasi gli stessi risultati: 107 sotto la curva e 105 sotto la curva avversaria.
In totale, quindi, 218 gol sotto la curva e 213 sotto quella avversaria in un rapporto praticamente prossimo all’uno.
19. samuele romano chiede:
QUANTI GIOCATORI DIVERSI IN GOL?
In tutto sono andati in gol 68 giocatori diversi in questi anni, cioè 6,8 di media contando però sempre giocatori nuovi. L’anno migliore è stato il primo di De Zerbi, 18/19, quando andarono in rete ben 18 giocatori diversi in quello che fu un record europeo.
20. ffedegalli chiede:
CAPOCANNONIERE PER OGNI CONTINENTE
Domanda freak di quelle che ci piacciono.
Ovviamente per il continente europeo c’è Domenico Berardi con 113 gol. Se vogliamo escludere l’Italia dall’Europa come la piccola media impresa allora l’europeo non-italiano con più gol è Gregoire Defrel, con 29 reti.
Segue l’Africa con Jeremie Boga a 18 reti. Poi Matheus Henrique è il sudamericano con più reti, 4, e dal momento che non abbiamo ancora nemmeno avuto giocatori nordamericani, il suo record si può estendere all’intero continente.
Dal momento che calcisticamente la Turchia è in Europa, i gol di Muldur, Demiral e Ahyan non contano per l’Asia e scoprono un nervo: il Sassuolo non ha mai avuto calciatori asiatici.
Scoperta anche l’Oceania, anche se si potrebbe considerare Christian Volpato ancora convocabile per l’Australia, così come Defrel per la Martinica.
21. leomagnante chiede:
PARTITE CON IL PIU’ ALTO NUMERO DI ITALIANI TITOLARI
Più volte il Sassuolo è riuscito a schierare un undici completamente italiano. La prima volta è stata il 3 Novembre 2013 alla 11^giornata contro la Sampdoria: Pegolo; Antei, Bianco, Acerbi; Gazzola, Magnanelli, Masucci, Marrone, Longhi; Berardi, Floro Flores.
L’ultima il 3 Dicembre 2017 con Consigli; Acerbi, Cannavaro, Goldaniga; Peluso, Missiroli, Magnanelli, Gazzola; Politano, Matri, Berardi.
In totale sono state ben 24 volte in questi anni, ma tutte in 4 stagioni: 2013/14, 2014/15, 2016/17, 2017/2018. Da quella stagione non è più ricapitato sancendo che di fatto De Zerbi e Dionisi sono gli unici due allenatori a non aver mai schierato un undici italiano.
Interessante è sicuramente approfondire la “questione italiana”.

Nei primi 5 anni di serie A il Sassuolo schierò una media di 9,3 italiani titolari a partita, un numero altissimo con un picco di 9,9 nella stagione 14/15. La partita con meno italiani titolari in campo fu Sassuolo-Livorno del 13/14 con molti nuovi acquisti e “solo” 5 italiani. Mai di meno.
A partire dal ciclo De Zerbi questo trend ha visto un ridimensionamento importante: 5,9 italiani il primo anno di De Zerbi, 5,4 il secondo e 4,5 il terzo. Quindi da lì in poi si saltò nettamente a meno italiani che stranieri.
L’ultimo anno del Deze ci sono anche state le partite con meno italiani titolari: Sassuolo-Roma e Inter-Sassuolo entrambe con i soli Raspadori e Consigli.
La media con Dionisi comunque è persino scesa, dopo il 5,3 dello scorso anno (nonostante il tridente Scamacca, Berardi e Raspadori) a 4,2 nell’ultima stagione. Al massimo Dionisi è riuscito a schierare 5 italiani, il che è un record di minimo.
Va detto in conclusione che il Sassuolo non ha MAI schierato meno di due italiani in campo, anche grazie al fatto che non ha MAI avuto un portiere non italiano, nè sul campo nè in panchina o tra i convocati.
Anticipiamo poi una domanda: c’è una correlazione tra il numero di stranieri e il risultato?
Minima. In 10 anni di serie A la media complessiva è stata di 7,16 italiani titolari. Le sconfitte ne hanno visti 7,23, i pareggi 7,1 e le vittorie 7,12. Praticamente inesistente.
22. sassuolozone chiede:
GOL SUBITI E FATTI CON BUCCHI IN PANCHINA E CAPOCANNONIERE DELLA SQUADRA
In 14 partite di serie A con Bucchi, 8 gol fatti e 24 subiti per un totale di 11 punti. I giocatori che fecero più gol nella sua gestione sono stati Politano e Matri con 2 a testa. I restanti 4 uno a testa per Peluso, Berardi, Falcinelli e Sensi.
23. gechichiletti chiede:
NUMERO DI PRESENZE DELL’OCCASIONALE ALLO STADIO
Molte, a differenza di quello che si dica!

Abbonatevi e sappiate che dalla tribuna si vede meglio!
24. passionesassuolo chiede:
MEDIA DELLE POSIZIONI IN CLASSIFICA
La posizione media è l’undicesimo posto (10,9 per l’esattezza).
Il peggior piazzamento è il 17° il primo anno, mentre il migliore è il 6° del terzo anno. Per ben 3 volte siamo arrivati undicesimi, con Bucchi-Iachini, De Zerbi e Dionisi. Il Difra è arrivato per due volte al 12° posto mentre il Deze per due volte all’8°, di cui una per differenza reti.
Il salto maggiore c’è stato alla terza stagione, quando da 12° siamo passati a 6° scalando 6 posizioni in una stagione. Il crollo maggiore la stagione immediatamente seguente, quando siamo ritornati 12°.
I punti in media sono 48,7 a stagione ovvero saldamente sopra la zona salvezza ma sotto la quota 50.
E ora alcune statistiche che non ci avete chiesto, ma che noi vi diciamo lo stesso per ringraziarvi della partecipazione e scusarci per l’attesa.
ARBITRI
Quanti e quali arbitri abbiamo avuto in queste 380 partite di serie A?
Sono stati 69 i fischietti totali, di cui 68 uomini e una donna (Maria Sole Ferrieri Caputi) che ha però arbitrato ben due partite. La media quindi è di 5,5 partite per ogni arbitro, ma il più presente è stato di gran lunga Luca Pairetto che ha arbitrato ben 22 partite dei neroverdi, seguito da Paolo Valeri a 17 e Daniele Giacomelli e Daniele Doveri a 16.
In 7 partite arbitrate da Calvarese non abbiamo mai vinto, mentre non abbiamo mai perso nelle 5 partite arbitrate da La Penna. Con Camplone invece due sconfitte su due, mentre una vittoria su una con 3 arbitri. Il Sassuolo non ha mai vinto due volte su due con nessun direttore.
Tra quelli con più di 8 partite arbitrate, la maggior percentuale di pareggi c’è stata con Pezzuto (5 su 8), la maggiore di sconfitte con Giacomelli (ben 12 su 17, un deboscio totale) e la maggiore di vittorie con Gavillucci (5 vittorie su 9).
Peggior percentuale di vittorie con Fabio Maresca, 1 sola su 12. Mentre con Massimiliano Irrati, unico arbitro contro cui un allenatore del Sassuolo abbia mai detto qualcosa direttamente (De Zerbi) in effetti abbiamo 2 vittorie su 12 e poi 4 pareggi e 6 sconfitte.
Basta che poi arriva la galera.
MODULI
Allora anche questo andrebbe rivisto qualitativamente perchè i moduli vengono sì comunicati prima di ogni partita ma spesso gli allenatori riservano qualche cambio o mascherano un 4-3-3 da 4-1-4-1 e così via.
Basandoci sui dati raccolti, su 380 incontri il Sassuolo è partito con il 4-3-3 per 219 volte cioè il 57% delle volte. Altre volte è uscito con moduli “collegati” come il 4-1-4-1 (5) appunto.
Poi arriva il 4-2-3-1 fortuna di De Zerbi ed eredità di Dionisi che sembra tornarvi in procinto di questo anno. Ben 89 partite giocate, più una con il 4-4-1-1.
Soltanto per 3 volte il Sassuolo ha usato il rombo a centrocampo nel 4-3-1-2, per poi tentare una volta il 4-3-2-1 “albero di Natale” molto simile però al 4-3-3, e una volta il 4-2-2-2 di dubbio gusto. Va segnalato che il Sassuolo non ha mai utilizzato il 4-4-2, il modulo iconico del calcio.
Tutte le altre partite, e sono ben 61, il Sassuolo ha scelto la difesa a 3. Si è trattato della fase di emergenza del Difra, più il modulo di Iachini e qualche sperimentazione di De Zerbi. Bucchi e Dionisi non la hanno mai utilizzata.
IL 3-4-3, ovvero il “mi copro ma tengo anche Berardi” si è visto per 26 volte con Di Francesco e De Zerbi, mentre il 3-5-2 puro è stato usato 22 volte: 10 da Iachini e 11 da Di Francesco che rimane comunque l’allenatore ad aver messo più volte in campo il Sassuolo a tre dietro.
Collegato a questo modulo ci sono 6 partite con il 3-1-4-2, con Sensi arretrato da Bucchi, 3 partite con il 3-4-1-2 con il vertice capovolto all’attacco e una partita con il 3-5-1-1.
Ci sono inoltre 3 partite in cui ufficialmente il Sassuolo ha dichiarato la difesa a 5 con un 5-3-2. Due sotto Iachini (pareggiate) e una con il Difra (persa).